Sabato 06 Settembre 2025 | 06:49

Erogazione idrica aumentata a Potenza e altri 28 comuni

 
Redazione Basilicata

Reporter:

Redazione Basilicata

Erogazione idrica aumentata a Potenza e altri 28 comuni

Mentre scoppia lo scontro tra Acque del sud e Acquedotto lucano

Domenica 12 Gennaio 2025, 12:08

Grazie ai maggiori volumi di acqua che si sono accumulati nella diga del Camastra, rientra la crisi idrica in Basilicata. Il commissario per l'emergenza idrica, Vito Bardi, d'intesa con l'amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, ha disposto i nuovi orari di erogazione nei 29 comuni serviti dallo schema Basento-Camastra, tra cui Potenza, senza prevedere interruzioni a partire da domani e fino a lunedì 13 gennaio. Dunque oggi dalle ore 7, e fino a lunedì (ore 19), l'erogazione dell'acqua sarà normale. La decisione è stata assunta in considerazione del maggiore apporto di acqua dalle sorgenti e del crescente livello dell'invaso del Camastra. Oggi nell'invaso le riserve ammontano a 2.670.000 metri cubi, una quota più rassicurante, rispetto ai 200.000 metri cubi del 18 novembre, quando si è rilevato il livello più basso.

Nel frattempo scoppia la questione di Acque del sud e della fidejussione chiesta ad Acquedotto lucano. Sulla vicenda dura presa di posizione della Cgil della Basilicata.

"Chiediamo con urgenza chiarimenti alla Regione Basilicata sulla richiesta di fideiussione da parte di Acque del Sud ad Acquedotto lucano e al Consorzio di bonifica, paventando addirittura l'interruzione del servizio idrico in Basilicata. Oltre a rasentare una vera e propria minaccia ai limiti della legalità, riteniamo doveroso da parte del governo regionale informare i cittadini su quanto sta accadendo e quali sono le conseguenze di queste azioni scellerate, ampiamente previste dalla Cgil al momento della costituzione di Acque del Sud, che noi contestammo già all'epoca rispetto alla gestione della risorsa idrica, aprendo ai privati", afferma il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito. "Dopo avere di fatto ceduto le nostre dighe e i nostri invasi al governo centrale - prosegue - la Regione Basilicata consente che i lucani, già di fatto privati in larga parte del diritto di accesso a una risorsa pubblica con la crisi idrica della diga Camastra, vengano ulteriormente vessati senza alcun diritto di replica, per di più su un bene che, ribadiamo, è pubblico e tale deve rimanere. Quanto richiesto da Acque del Sud, qualora dovesse anche risultare legittimo - aggiunge Esposito - è uno schiaffo alla Basilicata e ai suoi cittadini in un momento in cui sulla crisi idrica in corso da mesi pesa la mala gestione della risorsa idrica che vede Acque del Sud coinvolta al pari di Regione Basilicata e Acquedotto lucano. Ancora è infatti ignoto il piano industriale di Acque del Sud, così come sappiamo che poco o nulla è stato fatto sulla diga Camastra e rispetto agli interventi di riparazione delle condutture da parte di Acquedotto lucano, al netto del recente intervento a Brindisi Montagna. La Regione Basilicata fermi questo scempio, chieda l'intervento del governo Meloni se necessario e convochi con urgenza le parti sociali".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)