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Potenza, una portineria di quartiere assai speciale a piazza della «Torre Guevara»

 
Potenza, una portineria di quartiere assai speciale a piazza della «Torre Guevara»

Dal ritiro pacchi alla custodia delle chiavi: ‘A Porte Aperte – Avamposto di comunità’ è la prima portineria in Italia che vede il coinvolgimento di persone con disabilità

Mercoledì 18 Dicembre 2024, 13:44

POTENZA - Dal ritiro di pacchi e della posta, alla custodia delle chiavi, ma anche uno luogo di condivisione, progettazione e orientamento per cittadini e associazioni. Nasce ‘A Porte Aperte – Avamposto di comunità’, l’innovativo spazio di portierato sociale. Il progetto è finanziato dal Comune di Potenza e sostenuto dalla Provincia di Potenza, che ha messo a disposizione i locali della piazza della Torre Guevara. Capofila del Progetto è l’associazione Italiana Persone Down sezione di Potenza, partner sono l’Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo, l’Associazione Lucana Autismo, la Società cooperativa sociale ‘Il Salone dei Rifiutati’. La ‘Portineria’ nasce con l’intento di offrire al territorio una risposta al bisogno di realizzazione della persona con disabilità, alla fine del percorso scolastico, ma ha anche l’obiettivo di migliorare le condizioni individuali di benessere collettivo e le relazioni sociali nel quartiere, attraverso un modello sperimentale di welfare di prossimità. Il progetto ‘A Porte Aperte – Avamposto di comunità’ è la prima portineria in Italia che vede il coinvolgimento di persone con disabilità. Il lavoro svolto dai ‘portieri’: dalle piccole commissioni, al servizio di custodia, dai servizi di consegna, alla cura della portineria, è un lavoro ‘vero, reale e concreto’ e con un’interazione quotidiana con la comunità.

La Portineria di quartiere ‘A Porte Aperte’ ha l’ambizione di diventare – secondo le associazioni promotrici – lo spazio del quartiere a cui fare riferimento per far fronte ai piccoli problemi pratici del quotidiano. Ma non solo. L’idea è quella di attivare servizi a disposizione delle cittadine e cittadini e favorire mutuo aiuto e relazioni, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la vivibilità del quartiere, l’apertura e la solidarietà. In portineria si potranno lasciare chiavi, ritirare pacchi, richiedere piccoli servizi di aiuto ma anche progettare, dare e ricevere informazioni su tutto quello che avviene nel quartiere, fare azioni di networking, incontrarsi, confrontarsi, co-progettare e molto altro. L’iniziativa prevede il protagonismo attivo da parte della comunità attraverso la partecipazione della stessa a workshop e laboratori di co-progettazione, facilitati dai professionisti della Cooperativa sociale ‘Il salone dei rifiutati’, che hanno come finalità, da un lato di creare occasioni e opportunità di conoscenza, scambio, confronto sui temi propri della vita del quartiere, dall’altro di rinsaldare la rete e ri-connettere tessuti sociali e culturali. La Portineria avrà come orari invernali la mattina dalle 9 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 19,30.

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