POTENZA - Ecco le Nazioni unite dell’automotive. E dentro, in prima fila, c’è la Basilicata, cuore italiano della produzione di Stellantis. Un’alleanza delle 28 Regioni europee che hanno sul loro territorio un'industria automobilistica. L’obiettivo: accompagnare il cambiamento fondamentale in questo settore e il suo impatto sulle regioni. L’organismo è nato a Lipsia nel cuore della Sassonia, regione chiave per l’industria automobilistica tedesca e dell’intero continente, su iniziativa del Comitato europeo delle Regioni. Nel primo incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, il Commissario europeo per l’occupazione, Nicolas Schmit e per la Basilicata l’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro della Alessandro Galella, è stato condiviso ed approvato un documento programmatico – la Dichiarazione di Lipsia - che sarà sottoposto direttamente all’attenzione delle presidenza della Commissione europea finalizzato ad istituire un meccanismo a sostegno della transizione giusta ed equilibrata dell’industria automobilistica, anche razionalizzando linee di bilancio comunitario dedicate nei vari fondi e programmi, nonché a realizzare una valutazione territoriale delle conseguenze della trasformazione del settore automobilistico, compresa una mappatura analitica dell’impatto sulla crescita regionale e sull’occupazione.
«La Regione Basilicata ha deciso di aderire all’alleanza - sottolinea Galella - perché la filiera di riferimento è sempre stata un pilastro dell’economia lucana e perché, come istituzione, intende svolgere al meglio il proprio ruolo nell’ambito del complesso, ma anche ricco di opportunità, percorso che rivoluzionerà “decarbonizzando” la filiera dell’automotive, realizzando la più grande trasformazione industriale che l’Ue dovrà affrontare nei prossimi anni come sottolineato dal Commissario europeo per il mercato interno e industria Breton». La Basilicata, che si avvale del supporto di «Sviluppo Basilicata» attraverso l’Antenna Bruxelles della Regione, sarà parte attiva nel monitoraggio costante dell'impatto sul nostro territorio della trasformazione dell’automotive, mappando l’impatto su crescita regionale e occupazione, le nuove sfide tecnologiche e la riqualificazione tecnologica necessaria dell’industria per mantenere la sua competitività. «Con la Fondazione Its energia in Basilicata – aggiunge Galella - stiamo formando tecnici ad alta specializzazione nei settori più avanzati e trainanti del sistema produttivo regionale e dell’economia mondiale: l’oil&gas e le Fer (fonti energetiche rinnovabili), nel rispetto del Patto per le competenze (Alleanza delle competenze automobilistiche)».
Gabriella Megale, amministratore unico di «Sviluppo Basilicata» sottolinea che «è fondamentale il sostegno regionale alla ricerca per la trasformazione industriale e l'innovazione nell'industria automobilistica (veicoli connessi e a guida autonoma, carburanti alternativi). Le nuove automobili e la nuova mobilità necessitano di ricerca e sviluppo per le innovazioni tecniche. I temi chiave del futuro comprendono la costruzione leggera, l'efficienza, le nuove forme di propulsione e i carburanti, l'economia circolare e la progettazione di nuovi prodotti ecologici. La Regione Basilicata ha supportato in quest’ottica la creazione del cluster lucano Automotive – Fabbrica Intelligente che intende favorire sul territorio la “contaminazione innovativa” tra il mondo della ricerca e quello industriale nei settori dell’Automotive e della Fabbrica Intelligente, agevolando processi di trasferimento tecnologico, internazionalizzazione e favorendo le condizioni di sviluppo del territorio».