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La Basilicata punta sull’agro-voltaico

 
Massimo Brancati

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Massimo Brancati

La Basilicata punta sull’agro-voltaico

Gli agricoltori diventano produttori di energia alternativa con mini-impianti

Lunedì 18 Luglio 2022, 13:30

Aspettando gli effetti del taglio della bolletta del gas per tutti i lucani sulla scia dell’accordo tra Regione Basilicata e compagnie petrolifere, lo sguardo è rivolto al futuro dell’energia e alla necessità di diversificare non solo i canali di approvvigionamento, per smarcarsi dalle dipendenze (Russia), ma anche le stesse fonti per rispondere all’esigenza di salvaguardare l’ambiente.

L’idea è quella di puntare sulla terra. Da agricoltore a produttore di energia alternativa con una prima settantina di mini-impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile solare, fotovoltaica, a biomasse agro-forestali, eolica ed idrica. È l’obiettivo del bando approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari Francesco Cupparo, finanziato dalle risorse del Psr Basilicata 2014-2022. Il plafond ammonta a 4 milioni di euro. Il sostegno sarà concesso sotto forma di contributo in conto capitale, con intensità di aiuto sino al 50% del costo dell’investimento totale ed un massimale di 100 mila euro per beneficiario.

Il Pnrr ha da poco stanziato 1,1 miliardi di euro per l’installazione di impianti agro-voltaici per una capacità produttiva di oltre 1 GW. Una produzione annua di circa 1.300 GWh di energia elettrica, con una riduzione delle emissioni di gas serra stimabile in circa 0,8 milioni di tonnellate di CO2. E con circa 345.000 ettari di superficie boscata, la Basilicata rappresenta un’opportunità per le biomasse legnose (legna da ardere; pellet, vale a dire segatura compressa; cippato, scagliette di legno) che sono la prima fonte di energia rinnovabile in Italia, pari al 34%: seguono l’idroelettrico (18%), le pompe di calore (12%), il fotovoltaico (9,5%) e l’eolico (6,7%). «Lo scopo centrale dell’operazione – evidenzia l’assessore Cupparo - è quello di favorire l’autoapprovvigionamento energetico dell’impresa agricola, in modo da renderla meno dipendente dai fornitori di energia, soprattutto in una fase complicata per l’incremento dei costi della bolletta. Vogliamo inoltre offrire un’opportunità alla diversificazione dell’attività dell’imprenditore agricolo attraverso la produzione e anche la vendita di energia da fonti alternative. La produzione di energie rinnovabili – aggiunge Cupparo - può anche condurre allo sviluppo di infrastrutture tecniche ed avere un effetto positivo sull'occupazione, per la richiesta di maggiore forza lavoro nelle aziende che avviano questo tipo di produzione». Possono beneficiare dei contributi dell’avviso gli imprenditori agricoli che conducano l’azienda sulla quale saranno realizzati gli interventi ammessi a finanziamento. La conduzione dell’azienda sarà verificata attraverso la consultazione del fascicolo aziendale al momento del rilascio della domanda sul portale Sian.

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