È lo stanco rituale di ogni anno che, stavolta, comincia dal piazzale occupato da forze dell’ordine ed esercito, con tanto di droni e mezzi corazzati davanti a cui sfilano tutti: politici, giornalisti e la varia umanità che sente il bisogno di esserci a ogni costo. Ma i blindati, in tempi di guerra, colpiscono. Da qui la necessità di sdrammatizzare con una battuta, la migliore sentita ieri nel clima afoso dell’attesa dei protagonisti: «Per dividere Emiliano e Decaro hanno fatto intervenire i carri armati».
Non è così e non sarà così, anche se le parole di Emiliano dal palco sono state di fuoco verso chi si candida a prendere il suo posto dopo essere stato il suo delfino...
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