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Potenza, Conte scrive a Conte: «Presidente ci aiuti, ci avete tolto un sogno»

 
massimo brancati

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Potenza, Conte scrive a Conte: «Presidente ci aiuti, ci avete tolto un sogno»

Salvatore Conte, titolare di un locale, ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, segnalando la sua storia di ristoratore messo con le spalle al muro dalla pandemia

Domenica 20 Dicembre 2020, 14:57

POTENZA - Da Conte a Conte. Ha scritto una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, di cui è omonimo, segnalando la sua storia di ristoratore messo con le spalle al muro dalla pandemia.

Salvatore Conte, titolare di Crusco’s, a Potenza, ricorda di aver aperto l’attività il 18 maggio scorso, quando era appena terminato il primo lockdown: «Io e la mia socia Linda - scrive - abbiamo investito i risparmi di una vita, ma soprattutto tutti i nostri sogni che ci portavamo dentro anche se entrambi cinquantenni. Un'età difficile per iniziare avventure come questa. Ma ci abbiamo creduto, ci siamo fidati della nostra passione e siamo partiti. Abbiamo affrontato tante spese per adeguarci alle norme del distanziamento e abbiamo resistito alle varie fasi dell'andamento della pandemia. Da ottobre - sottolinea Salvatore Conte - siamo praticamente fermi con un fatturato pari a zero e abbiamo tre dipendenti e tante spese. Abbiamo chiesto, come tutti, il ristoro, ma al momento non abbiamo ricevuto 1 euro. Siamo allo stremo ma non tanto per l'aspetto economico, ma soprattutto per quello psicologico. La cosa più triste - continua l’imprenditore - è che non sappiamo cosa fare, le abbiamo provate tutte ma i nostri sogni, i nostri progetti stanno naufragando nell'incertezza. Speravamo tanto nel periodo natalizio ma purtroppo le chiusure annunciate ci hanno tolto anche questa speranza. Le chiediamo aiuto, non per l'aspetto economico, anche, ma soprattutto per la nostra dignità. Come noi - aggiunge - ci sono migliaia di famiglie di ristoratori, albergatori, baristi e tanti altre categorie che nella tragicità del momento non sanno a chi rivolgersi. Io mi sono rivolto direttamente a Lei. Spero con tutto il cuore che la mia lettera - conclude Conte - arrivi al destinatario e con l'occasione invio i miei più cordiali saluti e auguri di buon Natale».

Un appello in cui potranno riconoscersi in tanti. La ristorazione subirà un durissimo contraccolpo a causa di questa emergenza sanitaria e le promesse di fondi devono tradursi in aiuti concreti. In tempi rapidi. Altrimenti per molti imprenditori sarà la fine di attività, lavoro e sogni. [ma.bra.]

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