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Viggiano, una fiammata al centro olio e via ai controlli

 
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Viggiano, una fiammata al centro olio e via ai controlli

L’Eni: «Conseguenza di una interruzione elettrica». Attivato il protocollo di sicurezza

Sabato 11 Luglio 2020, 11:42

11:49

Viggiano - Il centro olio di Viggiano fa ancora le bizze. Dopo l’anomalia della scorsa settimana, quando si era verificata una «fermata anomala di un termodistruttore», a seguito della quale, comunque, secondo quanto comunicato da Eni «i parametri di qualità dell’aria acquisiti dalla rete di monitoraggio disposta intorno al Cova hanno mostrato il rispetto delle soglie previste dalla normativa di settore», ieri mattina a preoccupare gli abitanti della Val d’Agri è stata una fiammata. I residenti della zona raccontano di aver sentito prima un forte rumore e poi di aver visto la fiammata della torcia di sicurezza, mentre dai camini dell’impianto è uscito fumo, accompagnato da odore di zolfo.

L’Eni ha confermato l’episodio anomalo. Questa la posizione ufficiale: «Eni conferma che si è verificato presso il Centro Olio Val d’Agri un evento di visibilità discontinua della fiaccola conseguente a un’interruzione elettrica. Si sono correttamente attivati tutti i sistemi automatici di sicurezza preventiva con la chiusura dei pozzi di produzione ed evacuazione temporanea del personale dell’impianto. Sono state completate le operazioni per il ripristino del normale assetto operativo del Cova. Eni ribadisce che non c’è stato alcun pericolo per la salute delle persone e dell’ambiente e che dall’analisi dei dati di qualità dell’aria registrati dalla centralina di monitoraggio di proprietà Eni, si evince il rispetto dei limiti fissati dalla normativa di settore». Gli operai sono tornati al lavoro intorno alle undici.

Sul posto è intervenuta anche l’Arpab per le verifiche ambientali del caso. L’assessore regionale all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa ha fatto sapere che «la Regione Basilicata e l’Arpab, ognuna per le proprie competenze, sono già intervenute per effettuare i dovuti controlli. Si precisa che la Regione ha integrato, riportando quanto accaduto oggi, la nota già inviata all’Unmig, nella quale sono stati segnalati gli accadimenti verificatisi nei giorni scorsi. Tutte le risultanze dei controlli saranno tempestivamente rese pubbliche».

Per i segretari di Cgil, Cils e Uil, Summa, Gambardella e Tortorelli, «la fiammata che si è verificata al centro olio di Viggiano, con la fuoriuscita di fumi e odori nauseabondi secondo le testimonianze di cittadini e lavoratori, rappresenta l’ennesimo monito di una situazione che non può essere ulteriormente rinviata perché mette in evidenza come anche il tema della sicurezza e della prevenzione negli impianti di estrazione sia di assoluta priorità. Non servono interventi tampone ma una strategia a lungo termine che porti la Basilicata verso la riconversione degli impianti, ormai vetusti e pericolosi, e verso la transizione energetica».

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