VIGGIANO - Indotto Eni di Viggiano. Si apre uno spiraglio positivo per le vertenze Nico ed ex Caruso. E’ quanto emerso ieri pomeriggio nel corso del consiglio territoriale della Uil Uilm Basilicata davanti alla sede Eni di Viggiano.
Nel corso della riunione è stato detto che in mattinata mattina si è tenuto un ulteriore incontro in Regione Basilicata, alla presenza di Eni e dell’assessore Francesco Cupparo. Il tutto per ricercare una soluzione concreta per il mancato rinnovo dei contratti di lavoro all’interno della stessa società. Dopo un lungo e acceso confronto la Nico spa, si è impegnata a dare, entro le prossime 72 ore, una risposta definitiva alle richieste sindacali che potranno definire la ricollocazione dei contratti non rinnovati. «Siamo fiduciosi - hanno detto i sindacati - e auspichiamo nel buon senso di tutti, affinché le strade vagliate questa mattina (ieri n.d.r.) possano consentire la risoluzione della vertenza».
E’ stata una buona notizia quella annunciata dal segretario della Feneal Carmine Lombardi durante il suo intervento al consiglio della Uil Uilm, «è una soluzione concreta ad una vertenza, quella dei lavoratori ex Caruso, che nelle prossime ore potranno trovare una nuova ricollocazione all’interno di una nuova società che opera già all’interno del Centro Oli di Viggiano».
Gli interventi dei delegati di tutte le aziende dell’indotto Eni hanno evidenziato «la difficile situazione che si vive all’interno di ciascuna società relativamente alla riduzione delle attività e della cassa integrazione che sta falcidiando non solo il salario dei lavoratori ma sta anche determinando un arretramento delle condizioni sociali dell’interno territorio della Val d’Agri». «Lo ripetiamo - hanno concluso - la crisi, il prezzo del barile e il mancato rinnovo delle concessioni non possono essere utilizzatati da Eni per creare tensione sociale, licenziamenti dei lavoratori e soprattutto non possono essere il termometro relativamente alla occupazione e alla occupabilità all’interno del Centro Oli di Viggiano.
Ora non c’è altro tempo da perdere perché è necessario rimettere al centro l’estrazione petrolifera in Basilicata per dare prospettive non solo occupazionali ma soprattutto di tenuta dell’intero territorio della Val D’Agri». Erano presenti, inoltre, il segretario regionale Uilm Basilicata Marco Lomio, e il coordinatore di area Giovanni Galgano.