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Arrestato: non volevo uccidere

 
Rita Schena

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Rita Schena

Sabato 23 Gennaio 2016, 16:36

LECCE - «Non volevo uccidere. Non sono così pazzo». Sono queste le parole che Andrea Taurino, il pirata della strada che ieri sera, a bordo di una vettura, ha travolto due ciclisti sulla Casalabate-Squinzano uccidendone uno - Franco Amati, di 67 anni - e ferendo l’altro, avrebbe detto al proprio legale, Marco Pezzuto, poco prima di essere trasferito in carcere. Parole che Taurino avrebbe pronunciato in uno stato confusionale, tra le lacrime e sotto shock per aver appreso poco prima della morte di uno dei ciclisti che aveva travolto - sembra volutamente, per vendicarsi degli epiteti che i due gli avevano rivolto dopo un sorpasso spericolato - per poi fuggire subito dopo.

Il 33enne pregiudicato di Trepuzzi (Lecce), arrestato in flagranza di reato, comparirà lunedì prossimo davanti al gip del tribunale di Lecce per l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Sottoposto al test tossicologico, nelle sue urine sono state rinvenute tracce di oppiacei. Il suo legale ha annunciato l’intenzione di chiedere, al termine dell’interrogatorio di convalida, una perizia psichiatrica per accertare un eventuale stato di tossicodipendenza cronica del giovane e se al momento dell’investimento, alla guida di una Fiat 500 di proprietà di un extracomunitario impiegato nell’azienda agricola di famiglia, fosse in grado di intendere e volere. Taurino è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.

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