TARANTO - «Le sue affermazioni sul piano ambientale presentato dalla cordata Arcelor Mittal Marcegaglia per l’Ilva («È il più avanzato al mondo») non solo offendono ancora una volta la comunità tarantina, ma sembrano voler deridere, ridimensionare, addirittura annullare le osservazioni del tutto negative di Enti civici, Arpa Puglia, Ordini professionali, Sindacati, Associazioni, Rappresentanze politiche». Lo scrive il comitato dei «Genitori tarantini» in una lettera aperta al Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
«Lei - viene aggiunto - sembra affannosamente impegnato, alla pari dei suoi predecessori, a garantire il funzionamento di un’industria altamente nociva per la stessa salute pubblica. Non le interessa la conta dei malati, dei morti; non le interessano le percentuali di disoccupazione galoppanti, no». I Genitori tarantini chiedono al ministro di «venire a Taranto a spiegare ai cittadini, punto per punto, perché ritiene questo piano ambientale il più avanzato al mondo. Venga a farlo all’aperto, nel quartiere Tamburi, magari durante un Wind day. La ascolteremo con le orecchie aperte e le mascherine per proteggere le vie respiratorie».
Come «buon ministro - conclude il Comitato - può definitivamente affermare che la strada giusta porta alla chiusura dell’industria e al ricollocamento del personale impiegato, ricevendo il plauso del popolo sovrano; al contrario, può infischiarsene e continuare sulla strada della strage di connazionali, dell’impoverimento di parte del territorio italiano, del futuro negato. In questo caso, parafrasando le sue parole, lei potrebbe apparire come il peggior ministro del mondo e per questa ragione pretenderemmo le sue scuse e le sue dimissioni».