BARI - La carenza di personale non consente di garantire il secondo macchinista su tutti i treni. E dunque, vista anche la posizione rigida assunta dall’Agenzia per la sicurezza ferroviaria, le Sud-Est tornano ai 50 all’ora. Per questo sta per essere pubblicato un nuovo orario di esercizio: i 70 all’ora - e dunque il doppio macchinista - verranno garantiti soltanto sulla linea Bari-Martina, quella più importante e più trafficata con circa 10mila passeggeri al giorno.
I due terzi della rete Sud-Est, dunque, osserveranno il limite di velocità più restrittivo tra quelli fissati da Ansf per le linee che non sono dotate di sistema di controllo elettronico del traffico. Questo perché, spiegano fonti aziendali, da un lato non c’è abbastanza personale per coprire tutti i turni (e questo sta creando altri ritardi), dall’altro - specie in Salento - la differenza di velocità non è così determinante, vista la presenza di numerosi passaggi a livello che implicano comunque la marcia a vista. Tuttavia si andrà a 50 all’ora anche sulla linea Mungivacca-Putignano, dove i tempi di percorrenza sono destinati ad allungarsi in maniera sensibile. I nuovi orari - fanno però notare dalle Sud-Est - dovrebbero eliminare i ritardi ormai diventati strutturali.
La situazione è invece molto più semplice sulla rete di Ferrovie del Gargano (interamente elettrificata). La linea Foggia-Lucera, quella più importante, è coperta dal sistema Scmt ed ha una velocità massima dichiarata pari a 140 all’ora. Sulla linea San Severo-Peschici, il problema è invece collegato soprattutto alla presenza di passaggi a livello non protetti che implicano la necessità di rallentare la marcia.
In particolare, sulla tratta Ischitella-Peschici esistono numerosi attraversamenti privati, sia pedonali che arrabili (9 passaggi pedonali tra Ischitella e Rodi, 4 carrabili e 5 pedonali tra Rodi e San Menaio, altrettanti tra San Menaio e Peschici). La tratta attraversa la costa Nord del Gargano, un’area molto importante per il turismo. L’ipotesi è dunque di stralciarla dall’elenco delle linee interconnesse alla linea nazionale, per farla tornare sotto la competenza dell’Ustif ed escludere dunque l’applicazione delle nuove norme di sicurezza. Il progetto per creare il cosiddetto treno-tram, fa sapere FerGargano in una nota, è stato inviato al ministero delle Infrastrutture a maggio ed è in attesa di approvazione. Nel frattempo, per soddisfare le norme Ansf, è stata prescritta la circolazione con una modalità a doppio macchinista: in corrispondenza dei passaggi a livello privati i treni devono procedere a 30 all’ora.
I passaggi a livello sono presenti anche sulla tratta da San Severo a Ischitella, già adeguata alle specifiche per l’interconnessione con la rete nazionale anche con il sistema Scmt. I progetti definitivi per l’eliminazione dei 10 passaggi a livello non protetti, dice l’azienda ferroviaria, sono stati inviati a giugno ai Comuni interessati per ottenere l’approvazione.
m.sc.