ROMA - «Al peggio non c'è mai fine. Questo governo vuole approvare un nuovo, scandaloso, decreto Salva Ilva, e come al solito a pagare saranno i cittadini di Taranto, con la loro salute, e tutti gli italiani che, ignari, stanno nuovamente «prestando» soldi a fondo perduto all’Ilva». Lo affermano i deputati M5S delle Commissioni Ambiente e Attività produttive che aggiungono: «Qualche benpensante del Pd dirà che si tratta di soldi che saranno restituiti ma già il 28 febbraio 2015 non è stato rimborsato alcun prestito. L’Ilva perde 2,5 milioni di euro al giorno. Ha perso 918 milioni nel 2015, 641 nel 2014, 911 nel 2013, 620 milioni nel 2012. Insomma parliamo di un soggetto con nessuna prospettiva di rilancio imprenditoriale».
Per il M5s questo decreto «stabilisce un cambio di regole per la gara in corso d’opera il che potrebbe portare a una pioggia di ricorsi. Ci si inventa una nuova procedura per modificare il piano ambientale e altri titoli autorizzativi. Viene definito il comitato di esperti che dovrà, tra l’altro, valutare le modifiche del piano ambientale che l’acquirente potrà proporre: ebbene i pareri saranno richiesti al ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo economico ma resta escluso quello della Salute e della Regione».
Gravissima, poi, la situazione relativa alla Cassa servizi energetici:"Come l’autorità per l’energia elettrica e il gas ha confermato, avverrà un prelievo forzoso nelle bollette. In sostanza il regalo all’Ilva lo pagheremo tutti. Questo ennesimo salvataggio graverà sulle bollette energetiche degli utenti. Insomma - precisa il portavoce in Commissione Attività produttive Davide Crippa - noi lo abbiamo detto in tutte le salse: giù le mani dalle bollette degli italiani».