di Antonella Inciso
POTENZA - La Basilicata rossa non c’è più. Quella che dopo decenni di governo incontrastato della Democrazia cristiana aveva voluto il trionfo prima dei Ds poi del Pd ha cambiato colore. E posizionamento. Perché il territorio che per Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani era una roccaforte inespugnabile, ora è una terra tutta renziana. Ed a fermare l’emorraggia non è servita la presenza di Roberto Speranza, il delfino riformista proiettato da tempo sul palco nazionale.
Tra fedelissimi della prima ora e conquistati dell’ultimo momento il maxi correntone che, ad esempio, «blinda» il Consiglio regionale è una pattuglia che ai allarga sempre di più. Ma lo stesso accade nei Comune e nei circoli di partito.
Merito certo dei fratelli Pittella. Gianni l’europarlamentare e Marcello presidente della Regione, renziani della prima ora, maestri di proselitismo e principali estensori del pensiero renziano. Ma anche della flotta di parlamentari che - chi prima chi dopo - si sono avvicinati al premier. Tra i renziani non della prima ora ma del primo secondo Salvatore Margiotta legato direttamente a Renzi ma anche a Luca Lotti. Uomo di strategia e di relazione divenuto uno dei pilastri renziani nel territorio lucano. E poi la parlamentare Maria Antezza, vicinissima a Fassino ed anch’ella tra i renziani della prima ora.
Renziano dell’ultimo momento è, al contrario, Vito De Filippo sottosegretario alla Salute , vicino alla corrente del ministro Maria Elena Boschi, proclamatosi renziano solo qualche mese fa.
Uomo del Pd, come ama definirsi, il vice- ministro dell’Interno, Filippo Bubbico. «Siamo tutti renziani» dichiarò meno di un anno fa, quasi a segnare la vicinanza con Matteo Renzi. Questo nonostante n relazioni strette a livello locale con Speranza e company, di cui è stato uno dei maestri.
La «galassia renziana», però, non finisce qui. Perché anche tra le sotto-correnti l’universo del premier o è in espansione. Tra le ultime quella che fa riferimento all’ex senatore Carlo Chiurazzi e quella, legata a Guerini, del consigliere regionale Vito Santarsiero.
Restano fedeli ai riformisti e vicine a Roberto Speranza le correnti del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli e quella dell’attuale presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
Questo mentre ad aver sbattuto la porta al Pd ed essere approdato a Sinistra italiana è Vincenzo Folino, il parlamentare che alle amministrative vorrebbe far rivivere il sogno della «Basilicata rossa».