Isolando soltanto le spese per la gestione del parco automezzi, e provando a fare un paragone con Matera, l’altra Provincia lucana, il risultato è imbarazzante: a fronte dei 683.133 euro sborsati a Potenza, gli amministratori provinciali materani spendono appena 4.850 euro (per una flotta di 65 autovetture, tre delle quali di rappresentanza). I primi sprecano o i secondo risparmiano? E mentre il presidente della Provincia potentina Piero Lacorazza replica, i dati del monitoraggio sul parco auto della Pubblica amministrazione, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, consegnano l’immagine della grande emorragia di denaro pubblico. Voci di spesa sorprendenti ed esagerate che pure sembrano inevitabili.
Notevole anche l’impegno economico per il 2010 fronteggiato dalla Provincia di Brindisi: 402mila euro per 42 automobili (6 quelle blu). A questi vanno aggiunte le spese di personale (12 dipendenti) che ammontano a 324mila euro. Bella schiera di autisti anche a Foggia (ben 9 più un altro dipendente destinato al parco macchine) per un costo di 336mila euro. Però la Provincia dauna spicca per parsimonia quanto a spese di gestione: 40mila euro appena. Anche le Province di Bari e di Lecce spendono annualmente una bella somma per la mobilità. La prima tra personale (12 autisti e un dipendente dedicato) e spese di gestione raggiunge il mezzo milione di euro; la seconda spende quasi 800mila euro (venti i dipendenti impegnati).
AUTISTI ACCADEMICI - L’analisi imposta dal ministro Brunetta, nell’obiettivo da una parte di contenere le spese dall’altra di rendere più trasparente la gestione degli enti pubblici, draga anche nelle pieghe dei bilanci del mondo accademico. Anche qui, in termini comparativi, emergono situazioni singolari. Il Politecnico di Bari, ad esempio, ha un solo autista e un parco auto di appena quattro veicoli (nessuno di rappresentanza). L’autista comporta una spesa annua di 38mila euro. L’Università di Lecce, viceversa, ha un «piccolo esercito» di dipendenti dedicati alla gestione di una «piccola flotta» di automezzi: 15 persone part time e 6 autisti producono una spesa di 250mila euro; 26 le automobili a disposizione (3 quelle blu). L’Università di Bari ha più autisti che automobili, un parco mezzi di sole tre autovetture (due quelle blu), a fronte di 5 dipendenti che costano 170mila euro. E invece nell’Ateneo di Foggia nonostante la presenza di 12 auto ci sono soltanto 2 autisti, per una spesa di personale di 55mila euro.
DISCREZIONALITÀ - Sempre a Fo g gia spicca la voce di spesa destinata alla gestione del parco macchine della Camera di Commercio che pur avendo una sola auto blu e un solo autista nel 2010 ha sborsato globalmente 73mila euro (33mila euro solo per spese di gestione). La stessa voce (spese di gestione) nelle Camere di Brindisi e Taranto non arriva a 10mila euro e a Lecce si ferma a 5mila euro. La Camera di Commercio di Bari, invece, sostiene un peso di 200mila euro all’anno per i 4 dipendenti del parco auto composto da 3 veicoli. E se l’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura) per mantenere una flotta di 36 vetture impegna oltre 100mila euro all’anno, l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata che ha ben 6 auto blu, contiene i costi di gestione annui in appena 2.000 euro.
«MA NOI SIAMO UN MODELLO» - Quanto ai dati contenuti nel monitoraggio ministeriale riferiti al Comune di Bari, il direttore generale dell’ente, Vito Leccese, ci scrive: «La città di Bari è tra i Comuni italiani più virtuosi e sensibili in questa materia. Il dato fornito dalla Funzione Pubblica si riferisce al costo del personale di tutta l’amministrazione comunale con la qualifica di autista. Nonostante la politica di riduzione e ricollocazione del suddetto personale presso altri uffici, non è possibile la modifica della qualifica professionale dei dipendenti inquadrati come autisti. È evidente quindi che i dati riportati dal monitoraggio - chiarisce Leccese - non tracciano la fotografia reale della situazione. Aggiungo infine che, come emerge dai dati riportati nel bilancio di previsione, nel 2011 è stato disposto un ulteriore taglio sull’autoparco del Comune di Bari di ben 152mila euro».
















