MANFREDONIA - In casa del Manfredonia è ancora tempo di esami. Oggi pomeriggio, infatti, dopo i due giorni di riposo concessi al termine della prima fase della preparazione svoltasi a Venosa, il Manfredonia riprenderà gli allenamenti sul sintetico del Miramare e mister Bucaro dovrà valutare altri due elementi: l’attaccante, Roberto Orlandi (’87) di proprietà del Brescia e l’anno scorso in forza all’Alghero con cui ha collezionato 22 presenze e 6 reti, e l’esterno sinistro difensivo, Luigi Pisa (’86), ex Primavera del Napoli ed attualmente di proprietà dell’Olbia. Per entrambi si profila uno stage che dovrebbe durare fino a venerdì 7 agosto, termine entro il quale la squadra bianco-celeste disputerà due amichevoli per una serie di valutazioni più concrete e veritiere: il 5, alle 17, in casa contro il Lucera ed il giorno seguente, sempre alla stessa ora, in trasferta a Cerignola.
«Al di là di quanto abbiamo fatto a Venosa – sostiene Burcaro – ci attende una seconda fase di preparazione. La prima, infatti, si è basata su un lavoro finalizzato esclusivamente a dare autonomia a tutto il gruppo, mentre adesso ci dedicheremo maggiormente ad un discorso che privilegi la tattica sul campo per meglio assimilare ogni tipo di movimento, con e senza il pallone. Grossi problemi non dovremmo averne, perché quello che i ragazzi sono riusciti già ad assimilare è più che sufficiente, ma è chiaro che con l’approssimarsi del campionato è necessario applicarsi maggiormente».
Michelangelo Guerra
«Al di là di quanto abbiamo fatto a Venosa – sostiene Burcaro – ci attende una seconda fase di preparazione. La prima, infatti, si è basata su un lavoro finalizzato esclusivamente a dare autonomia a tutto il gruppo, mentre adesso ci dedicheremo maggiormente ad un discorso che privilegi la tattica sul campo per meglio assimilare ogni tipo di movimento, con e senza il pallone. Grossi problemi non dovremmo averne, perché quello che i ragazzi sono riusciti già ad assimilare è più che sufficiente, ma è chiaro che con l’approssimarsi del campionato è necessario applicarsi maggiormente».
Michelangelo Guerra
