NEW YORK - Il diavolo veste Prada, ma quando fa le pentole non ci mette i coperchi: Raffaello Follieri, il giovane finanziere pugliese da poco scaricato dall'attrice americana Anne Hathaway, è stato arrestato a New York con l'accusa di frode e riciclaggio. Se condannato rischia di passare il prossimo mezzo secolo dietro le sbarre.
Pugliese di San Giovanni Rotondo - 29 anni - Follieri è stato accusato di aver millantato credito in Vaticano davanti ad investitori americani tra cui il miliardario dei supermercati Ron Burkle, playboy e amico per la pelle di Bill Clinton, ottenendo milioni di dollari da investire a scopo speculativo nell'acquisto di proprietà dismesse dalla Chiesa Cattolica in bancarotta per lo scandalo dei preti pedofili.
Follieri avrebbe fatto credere ai suoi interlocutori che la Santa Sede lo aveva ufficialmente nominato «chief financial officer» e che ogni volta che andava a Roma veniva ricevuto in udienza dal Papa. In realtà il giovane proveniente dal paese dove si trova la tomba di Padre Pio non aveva che tenui contatti in Vaticano: un impiegato della Congregazione del Culto divino, un amico ingegnere dal cognome altisonante, Andrea Sodano.
Gli investimenti promessi intanto non si erano materializzati, in compenso Follieri tra 2005 e 2007 avrebbe sperperato i biglietti verdi dei suoi finanziatori in vacanze col jet privato ai Caraibi e a Las Vegas, abiti di sartoria, un «opulento» appartamento di lusso al 46° e 47° piano della Olympic Tower davanti alla cattedrale di San Patrizio con vista di Central Park, cene nei migliori ristoranti, l'accompagnatore per il cane, spese mediche stravaganti per sé, i genitori e la fidanzata tra cui una visita a domicilio di un dottore londinese la cui trasferta a New York costò la bellezza di 30 mila dollari.
Lusso, inganni, monsignori vestiti da alti prelati: nell'atto di incriminazione del Distretto Sud di New York ci sono tutti gli elementi di un copione. Sarà per questo che la sofisticata Hathaway la scorsa settimana ha fatto sapere di aver preso le distanze dal boyfriend italiano?
Molti episodi citati nella deposizione dell'agente dell'Fbi Theodore Cacioppi, al cuore dell'atto di accusa, erano già emersi da ricostruzioni di stampa dopo che la Yucaipa, il fondo di investimenti di Burkle in cui anche Clinton ha una partecipazione, aveva fatto causa presso un tribunale del Delaware al giovane pugliese accusandolo di truffa per 1,3 milioni di dollari.
Non però l'esistenza di un «reporter di una ben nota testata italiana» che avrebbe aiutato Follieri ad «organizzare incontri» con personalità a Roma, né dei due «monsignori» stipendiati con soldi dei finanziatori creduloni con cui Follieri si accompagnava per accreditare la fama dei suoi stretti legami con la Santa Sede. E meno di un mese fa Follieri era stato al centro di voci, risultate poi infondate, di un suo interessamento per il rilevamento della squadra di calcio della Roma.
Racconta l'agente Cacioppi: «Secondo molti testimoni, Follieri teneva abiti talari, tra cui abiti da alti prelati, nel suo ufficio di New York. Un testimone ha raccontato che almeno un monsignore fu fatto vestire con gli abiti di un prelato di più alto rango per far credere che Follieri era legato a filo doppio con le gerarchie Vaticane».
Se riconosciuto colpevole il giovane pugliese rischia almeno 45 anni di prigione: «Speriamo di risolvere tutto», ha commentato Flora Edwards, il legale dell'italiano.
Alessandra Baldini

Martedì 24 Giugno 2008, 00:00
29 Aprile 2025, 18:29