NEW YORK - Il "New York Times", entrato in possesso di alcuni documenti in precedenza secretati, suggerisce che gli Stati Uniti avrebbero avuto un ruolo complice nel piano Condor, utilizzato dalle dittature di sette Paesi sudamericani negli anni Settanta ed Ottanta per stroncare i dissidenti di sinistra.
I documenti sono stati ottenuti dal National Security Archive, un istituto di ricerca privato con sede a Washington.
I Paesi che aderivano al programma Condor si aiutavano l'un l'altro a individuare, trasportare, torturare e spesso ad assassinare i dissidenti.
Tra i documenti esaminati dal "Times", vi è anche parte dei fascicoli prodotti dalla magistratura italiana, le cui indagini sui desaparecidos hanno coinvolto Paesi in precedenza non ritenuti complici del programma segreto, in particolare il Perù.
Lo scorso dicembre il giudice Luisanna Figliolia di Roma aveva emesso 140 ordini di arresto per ex funzionari di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Perù e Uruguay, con l'obiettivo di processarli in relazione alla sparizione di 25 cittadini italiani. Nel fascicolo di 250 pagine del giudice Figliolia vengono nominati 5 ex funzionari peruviani, compreso il dittatore del Paese dal 1975 al 1980, il generale Francisco Morales Bermudez.
Le richieste d'arresto per i peruviani hanno indirettamente a che fare con il rapimento di quattro dissidenti argentini, del gruppo noto come Montoneros, avvenuto a Lima nel 1980. I servizi segreti peruviani e quelli argentini, con l'avallo di Bermudez, acconsentirono all'operazione che portò al rapimento, alla tortura e all'omicidio di tre Montoneros.
Secondo i documenti del National Security Archive esaminati dal "Times", James Blystone, un funzionario dell'ambasciata americana a Buenos Aires, era al corrente di quell'operazione e ne parlò con l'ambasciatore Raul H.Castro.
Raggiunto telefonicamente Castro, che ora ha 91 anni, ha detto di ricordarsi di essere stato «preoccupato» per quanto riguardava l'operazione Montoneros. «Non ricordo quale sia stata la nostra risposta allora, ammesso che ce ne sia stata una», ha detto.
Blyston, anch'egli intervistato per telefono dal "New York Times", ha detto che gli americani avrebbero dovuto battersi con più convinzione per il rilascio dei Montoneros. «Ho ottenuto tutte quelle informazioni e le ho passate ai miei superiori, e avremmo potuto fare qualcosa», ha detto. «Ma abbiamo lasciato perdere, ammettiamolo».

Sabato 23 Febbraio 2008, 20:21
02 Settembre 2025, 16:19