Opposte le reazioni alla bozza sui due fronti. Mentre la stampa israeliana oggi riprende commenti tiepidamente concordi, arriva la netta bocciatura da Beirut. «Il Libano respinge ogni risoluzione dell'Onu che sia al di fuori del piano in sette punti» enunciato dal premier Fuad Siniora alla conferenza di Roma, ha detto il presidente del parlamento Nabih Berri. In una conferenza stampa, il presidente del parlamento ha detto che «la cessazione delle ostilità» espressa nella bozza di risoluzione elaborata da Francia e Stati Uniti significa «un ritorno alla situazione anteriore al 24 maggio del 2000», quando il Sud del Libano era sotto occupazione israeliana.
Berri ha quindi affermato che la bozza di risoluzione «che prevede la permanenza delle truppe israeliane nelle postazioni che hanno occupato dall'inizio della guerra, la creazione di una zona cuscinetto di 20 km tra la frontiera e il fiume Litani e il dispiegamento di forze internazionali in base al capitolo sette, ha concesso ad Israele più di quanto esso stesso non abbia chiesto».
Berri, indicato da Hezbollah come l'esponente politico libanese autorizzato a mediare un eventuale scambio di prigionieri, ha poi esortato i ministri degli esteri arabi che si riuniranno domani a Beirut «non solo a sostenere il piano di Siniora, ma anche ad utilizzare tutti i mezzi politici affinchè il piano venga applicato».
Il piano enunciato da Siniora prevede in particolare l'immediato cessate il fuoco, lo scambio di prigionieri, il dispiegamento di forze libanesi e dell'Onu lungo la frontiera con Israele e la riattivazione della tregua raggiunta nel 1949 tra Libano e Israele. «Se concedono tutto questo ad Israele che non ha neanche vinto la guerra, mi domando che cosa gli avrebbero dato in caso di vittoria delle truppe israeliane», ha affermato ancora Berri annunciando che gli attacchi condotti dai guerriglieri Hezbollah continueranno.
Sulla stessa posizione Teheran. Secondo un alto responsabile iraniano Ali Larijani: il progetto di risoluzione dell'Onu presentato ieri dalla Francia e dagli Stati Uniti è «ingiusta» e non può risolvere la crisi in Libano. Secco «no» anche dalla Siria: cattiva bozza di risoluzione, Stati Uniti e Francia tentano di salvare Israele dopo il suo fallimento militare.