“Energizzare la solidarietà” è il tema principale di quest’anno. A Danzica, la bicicletta non rappresenta solo libertà e sostenibilità, ma incarna anche l’aspirazione collettiva a migliorare le condizioni di vita attraverso l’unità e gli obiettivi condivisi. Promuovendo stili di vita più sani, ripesando lo spazio stradale e supportando sistemi di mobilità più equi, la bicicletta può guidare un cambiamento qualitativo, contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti e all’economia sostenibile.
La decisione di accogliere la candidatura della Città di Danzica ad ospitare il Velo-city è stata determinata dal riconoscere e valorizzare l’impegno della città per la mobilità sostenibile. La rete ciclabile si estende per oltre 850 km, tra cui 155 km di piste ciclabili, 65 km di percorsi pedonali-ciclabili, 620 km di strade con un limite di velocità di 30 km/h e 57 km di piste ciclabili contromano. Questo sviluppo infrastrutturale ha contribuito a un aumento del 10% annuo del traffico ciclistico dal 2022.
Entro il 2030, la città mira ad aumentare la quota modale di spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici dal 59% al 65%. La città monitora attentamente la mobilità ciclistica attraverso 30 contatori automatici di biciclette e indagini complete sul traffico ogni 7 anni, assicurando miglioramenti alle infrastrutture ciclistiche basati sui dati.
Ma non è tutto. La Città di Danzica attribuisce un’alta priorità alla sicurezza dei ciclisti. In occasione del Velo-City 2009, 60 città europee tra cui Danzica, firmarono la Carta di Bruxelles (dal nome della città in cui si tenne quella edizione) impegnandosi a fissare obiettivi chiari e misurabili per la sicurezza stradale. La richiesta principale era la riduzione del 50% degli incidenti mortali dei ciclisti. Danzica ha raggiunto questo obiettivo grazie all’introduzione di limiti di velocità di 30 km/h su quasi il 70% delle strade della città. Inoltre, Danzica ha implementato una segnaletica stradale appositamente progettata che ricorda agli automobilisti di mantenere una distanza minima di 1 m quando sorpassano i ciclisti, una pratica che è stata adottata anche da altre autorità locali in Polonia.
2) Fremantle (Perth) Australia – World Conference (1996);
3) Graz-Maribor (1999);
4) Amsterdam - World Conference (2000);
5) Edinburgh-Glasgow (2001);
6) Paris (2003);
7) Dublin (2005);
8) Munich (2007);
9) Brussels (2009);
10) Copenhagen – World Conference (2010);
11) Seville (2011)
12) Vancouver – World Conference (2012)
13) Vienna (2013)
14) Nantes (2015)
15) Arnhem - Nijmegen (2017)
16) Dublin (2019)
17) Lisbon (2021)
18) Ljubljana (2022)
19) Leipzig (2023)