POLICORO - Sono oltre 400 le primule, piante simbolo di buon augurio, donate dai volontari del Cav (Centro di aiuto alla vita) di Policoro in occasione della «Giornata nazionale per la vita», che si è celebrata anche nella città jonica presso tutte le chiese, e in replica al cineteatro di Francavilla sul Sinni per una raccolta fondi che ha superato le cifre del 2024. Un risultato che i soci dell’ente del Terzo settore, hanno illustrato presso il Centro giovanile di «Padre Minozzi» della città d’Ercole. Nonostante il tempo inclemente della prima domenica di febbraio, i fedeli presenti alle omelie delle parrocchie policoresi hanno dimostrato tutta la loro sensibilità sul tema dell’aiuto alla vita, la mission dei Cav di tutta Italia. Il ricavato servirà ad aiutare donne con gravidanze indesiderate a dare alla luce una vita nuova anziché abortire. Un sostegno non solo materiale, ma anche morale sul messaggio cristiano della vita consacrata a Dio.
Tutta la settimana scorsa è servita a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura antiaborto. Obiettivo raggiunto, viste le tante donazioni ricevute da fedeli e parrocchiani anche nei giorni successivi con una mobilitazione encomiabile da parte di tutti, soprattutto nel mondo cattolico. Così sulle ali dell’entusiasmo per il risultato raggiunto a Francavilla c’è stata anche l’adesione del Cav alla «Marcia della pace» sempre a Policoro. Il prossimo 22 febbraio i volontari saranno presenti all’appuntamento «Testimonianze di gioia» nella Chiesa Madre di piazza Eraclea rivolto soprattutto ai giovani, con inizio alle 18. Infine, il 25 marzo, nella chiesa di «Gesù Maestro» di Padre Minozzi, il secondo appuntamento annuale organizzato dal Cav: «Canto alla vita», con la seconda edizione della raccolta solidale sempre e solo a favore della vita nascente. Nel 2024, le famiglie seguite dal Cav sono state 27, 13 i bambini nati con l’aiuto dei volontari, altri 7 nasceranno a breve; si è poi continuato ad aiutare le famiglie assistite nell’anno precedente.
I Paesi di provenienza sono: Italia, Marocco, Afghanistan, Pakistan, Albania, Romania, Gambia, Ucraina. Tutto grazie alla rete di solidarietà, che sollecita sempre più e sempre meglio i volontari. Dalle parrocchie alle altre associazioni, dai servizi sociali ai servizi sanitari; dalle famiglie assistite in passato a quelle seguite durante l’anno, tutti rispondono con spirito di collaborazione. Solo medici di famiglia e consultori, pure stimolati più volte a rivolgersi al Cav per un ascolto e un aiuto a chi propende ad abortire, non rispondono ancora all’appello.
