MATERA - I toni sono entusiastici. E si preannuncia, in un comunicato, tutta la pompa che accompagnerà la inaugurazione. Sarà un tripudio di autorevoli presenze, questo è certo, per la presentazione di un nuovo treno «Stadler» che presterà il suo servizio sulla linea Bari - Matera delle Ferrovie appulo lucane (Fal). Andate a ritorno su un veicolo ferroviario quanto mai moderno e fiammante e che, anticipa ancora il comunicato, si distinguerà per «una livrea tutta nuova e dedicata alla Città dei Sassi, sulla quale campeggiano le foto caratteristiche dei suggestivi paesaggi materani e lo slogan “Matera, viaggio nell’arte e nella pietra”». Una novità, indubbiamente, per le Fal che con questo nuovo mezzo ferroviario portano a cinque il numero dei treni immessi in servizio su questa linea da gennaio ad oggi. Il «nuovo arrivato» in casa delle «appulo-lucane» sarà presentato domani nella Stazione di Matera centrale, quella progettata dallo studio Stefano Boeri Architetti, e il taglio del nastro avverrà sulla banchina, al piano interrato, dove sarà presentato il treno.
All’inaugurazione seguirà, al piano superiore, nella sala passeggeri, l’incontro col vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, il presidente e il direttore generale delle Ferrovie Appulo Lucane, rispettivamente Rosario Almiento e Matteo Colamussi, il sindaco Domenico Bennardi, il regional sales directory Italy di Stadler. Maurizio Oberti, il presidente della Regione, Vito Bardi. e l’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.
Una cerimonia, dunque, quella di domattina, alla luce delle autorevoli presenze, che la città spera possa essere solo un momento di un migliorato collegamento col capoluogo pugliese e non solo. I materani sperano che sul nuovo treno non solo buoni propositi ma azioni concrete per superare, meglio eliminare, gli «inconvenienti» noti. A iniziare dal potenziamento del numero di corse, su rotaia e su gomma, oltre a ripensare gli orari e, magari, adeguarli alle coincidenze con i mezzi della rete ferroviaria nazionale.
Il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe, in una nota dice di sperare «che la presentazione dei nuovi treni sia accompagnata dall’annuncio di due nuove corse dirette Matera-Altamura-Bari, in modo che almeno un paio di volte al giorno Matera sia collegata con Bari in meno di un’ora: attualmente il tempo di percorrenza è il doppio. È ciò che chiedono da tempo i tanti studenti, docenti, cittadini della comunità materana che studiano o lavorano, viaggiano da e per Bari». Il treno Matera-Bari, «finanziato anche dalla Regione Basilicata, con le decine di fermate durante la tratta, non è per nulla attrattivo e quindi poco frequentato dai materani in direzione Bari, mentre serve soprattutto gli amici pugliesi verso Matera». Non si comprende come «non si riesca a immaginare che rendere più rapido il collegamento Matera-Bari renderebbe il treno preferibile all’auto per tanti, in ottica di sostenibilità ambientale. Pur considerando che oramai con la nuova viabilità stradale si raggiunge Bari in poco più di 30 minuti. L’unico autobus sempre pieno è quello delle 7.30 del mattino, che raggiunge direttamente Bari in un’ora, altrimenti si transita da Altamura o Palo del Colle. Attendiamo almeno entro il 2023, che finalmente sia effettuata la sostituzione di ben 14 bus della flotta che serve l’utenza materana, poiché viaggiano in deroga, avendo superato i 20 anni di attività».
Braia spera che l’assessore Merra e il presidente Bardi, lunedì, annuncino «nuove corse dirette, tempi di percorrenza che si dimezzano e nuovi autobus» rinnovando così «l’impegno a recuperare risorse per il prolungamento della Ferrovia dello Stato Ferrandina-Matera verso la dorsale adriatica via Gioia del Colle, approfittando della presenza annunciata del vice ministro Rixi, di Almiento e Colamussi di Fal e al sindaco Bennardi. Probabilmente molti più lucani viaggerebbero verso Bari con i mezzi pubblici e, soprattutto, molti più pugliesi o turisti arriverebbero nella città dei Sassi, con ricadute non indifferenti».