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Meteora di San Valentino, si reclutano volontari per cercare i frammenti a nord di Matera

 
Redazione online

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Si cercano nei dintorni di Matera i frammenti caduti dalla meteora nella notte di San Valentino

La Prisma, Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera, ritiene potrebbero essere caduti tra Borgo Venusio e Iesce. Chi volesse partecipare alle ricerche sul campo, può trovare tutte le informazioni sul sito della Prisma

Venerdì 17 Febbraio 2023, 17:17

17:56

E’ partita la caccia ai meteoriti prodotti dal bolide che la sera di San Valentino ha illuminato i cieli di Puglia e Basilicata: i frammenti dell’oggetto celeste (per una massa complessiva di 400-500 grammi) potrebbero essere caduti a nord di Matera, in un’area pianeggiante di campi coltivati che si estende per otto chilometri quadrati tra Borgo Venusio e Iesce. Lo rende noto Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Gli esperti sono riusciti a ricostruire il percorso del bolide triangolando i dati ottenuti dalle tre camere all-sky della rete Prisma (quelle di Castellana Grotte, Tricase e Vasto) che lo hanno avvistato. L’oggetto celeste avrebbe iniziato a brillare a una quota di circa 90 chilometri per poi seguire una traiettoria discendente inclinata di circa 60 gradi rispetto al terreno, muovendosi con una velocità iniziale di 16-17 chilometri al secondo da Bari verso Matera. Si tratta di una velocità tipica per un oggetto di origine asteroidale, come conferma l’orbita eliocentrica. I calcoli indicano che la fase di bolide è terminata a circa 22-23 chilometri di quota, con una velocità di 3,7 chilometri al secondo e una massa residua di circa 400-500 grammi. Una volta estinto il bolide, il residuo del meteoroide ha iniziato la fase di volo buio proseguendo la caduta verso il suolo, è stato sballottato dai venti dell’atmosfera ed è caduto (con una buona probabilità) pochi chilometri a nord di Matera.

Prisma sta reclutando volontari per recuperare il meteorite: chi volesse partecipare alle ricerche sul campo, può trovare tutte le informazioni sul sito www.prisma.inaf.it e su MediaInaf. «Può sembrare un compito arduo e al limite dell’impossibile trovare una piccola roccia di qualche centimetro in un’area grande qualche chilometro quadrato, eppure è già capitato», ricordano gli esperti. E’ già successo a gennaio del 2020, con il ritrovamento del meteorite Cavezzo vicino Modena, ed è successo anche pochi giorni fa in Normandia, dove una studentessa di 18 anni ha trovato un frammento dell’asteroide 2023 CX1 esploso nel cielo del Nord della Francia.

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