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Matera, ztl nei Sassi, i residenti: «Basta vessazioni»

 
Donato Mastrangelo

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Donato Mastrangelo

Matera, ztl nei Sassi, i residenti: «Basta vessazioni»

Dopo la raffica di multe i residenti scrivono al difensore civico

Martedì 27 Aprile 2021, 13:00

Matera - Zona a traffico limitato nei Sassi: dopo le multe a raffica ricevute nei mesi scorsi e le lamentele dei cittadini al Comune e alla Prefettura, che denunciavano scarsa informazione e segnaletica carente sul sistema di accesso ai varchi, i residenti hanno deciso di rivolgersi al difensore civico regionale per chiedere l'adozione di misure correttive che possano tutelare quanti transitano negli antichi Rioni. I residenti hanno così deciso di rivolgersi al difensore civico regionale Antonia Fiordelisi.


«Ci rivolgiamo a lei - scrivono i cittadini - a tutela dei diritti e interessi delle persone e quale promotrice della buona amministrazione, al fine di renderla edotta di una incresciosa situazione che ha coinvolto diversi residenti e lavoratori che accedevano con auto negli antichi rioni Sassi dal 10 ottobre 2020. Si ritiene che l’amministrazione, predisponendo, come da Ordinanza 00498/2020, una in uscita nei due varchi di accesso nei rioni Sassi, ossia Via D’Addozio e Via Madonna Virtù, non abbia adottato idonee strategie per informare adeguatamente la cittadinanza sulla del nuovo dispositivo, operazione che avrebbe dovuto essere oltremodo segnalata ed evidenziata dal momento che successiva a lunghi anni di consuetudine in cui, a parità di cartellonistica, le telecamere hanno funzionato solo in entrata».


I residenti chiedono quindi al difensore civico «di intervenire sia perché un cittadino che reitera, anche nello stesso giorno, un comportamento che lo induce a trasgredire, è chiaro, che non ha contezza di quello che fa; peggio ancora, l’invio dei verbali di infrazione a distanza di mesi non ha consentito una rapida correzione dei comportamenti, generando così fiumi di sanzioni al punto da ipotizzare una vera azione vessatoria delle amministrazioni nei confronti della cittadinanza, già provata dalla situazione attuale che tutti conosciamo. È sconfortante che ad oggi all'istanza destinata al sindaco e al prefetto a mezzo Pec l’11 marzo 2021 non sia seguita alcuna risposta o cenno di attenzione. Sarebbe opportuno che le autorità competenti integrassero con adeguate segnalazioni i varchi di accesso ai rioni Sassi affinché questa incresciosa situazione possa cessare e non coinvolga altri cittadini che, non adeguatamente informati nel periodo di introduzione del nuovo provvedimento e non supportati da una segnaletica adeguata che evidenzi il differente funzionamento delle telecamere sul posto, possano continuare inconsapevolmente a infrangere le normative vigenti. Sarebbe inoltre opportuno posizionare le suddette telecamere ad una distanza maggiore dai varchi di accesso per garantire la distanza di metri 80 previsti dal legislatore e soprattutto per consentire all’utente della strada che cade in errore di poter fare retromarcia. La telecamera posta dopo una curva e in discesa, porterebbe a pensare che possa trattarsi più di una trappola frutta soldi, che di una indicazione stradale. Le chiediamo, pertanto - proseguono i residenti rivolgersi al difensore civico - di fare in modo che si possa procedere all’annullamento, in autotutela, ai sensi della Legge 241/90, di tutti i verbali emessi ed emanati in pendenza della predetta situazione essendo stata l'utenza delle suddette zone indotta in errore e non può, nel comportamento degli stessi, ravvisarsi una consapevole volontà di trasgredire scientemente al precetto normativo; la predisposizione di una aggiornata ed adeguata segnaletica stradale, con indicatori luminosi, e con le opportune distanze che evidenzino i varchi in entrata e uscita. Si confida in un suo pronto intervento a garanzia dei diritti di cittadinanza, che pur avendo già pagato buona parte dei verbali ricevuti non può fare a meno di sentirsi vessata e inascoltata».

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