Migranti, nel Materano al via progetti per accoglienza lavoratori
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Enzo Fontanarosa
18 Febbraio 2021
MATERA - «La sensibilità del donare è cresciuta. Pur in piena pandemia. Il bisogno farmaceutico è un qualcosa che, purtroppo, si tocca con mano». È una sorta di bilancio condensato in poche parole, quello che traccia il dott. Eramo Bitetti, delegato territoriale della provincia di Matera del “Banco farmaceutico”. «Si segnala un grande numero di persone prive di assistenza – continua –. Tra loro, tanti sono gli extracomunitari, quelli con i permessi di soggiorno in scadenza ma non ancora rinnovati, che praticamente hanno bisogno di tutto».
La scorsa settima è coincisa con la XXI edizione della campagna nazionale con la quale i cittadini possono donare i farmaci da banco per contrastare la povertà sanitaria
«Momenti come questi sono importanti per dare a chi ha bisogno la possibilità di accedere, per diversi casi, anche all’assistenza sanitaria – aggiunge Bitetti –. Una situazione che riguarda tutte le nostre realtà locali, considerando che l’assistenza, quella essenziale, è garantita solo a chi risiede in Italia: ma parliamo di quella indifferibile ospedaliera. Però, in ipotesi, un paziente che viene dimesso dall’ospedale dopo che ha avuto un fatto cardiaco, ad esempio, non ha diritto ad avere medicine. Senza possibilità di scelta medica, che non possono averla, e senza lavoro, è chiaro che sono veramente abbandonati». La Raccolta annuale ha, comunque, «un valore simbolico e si riferisce ai soli farmaci da banco. Se non ci fossero, tra la città e la provincia, pure nove farmacie che collaborano alla raccolta del recupero dei farmaci validi, che dà una grossa mano, sarebbe difficile sostenere tanta gente, specie i cittadini extracomunitari».
Per l’iniziativa appena conclusasi in Basilicata del Banco farmaceuico, sostenuta dalla Federfarma lucana, il cui presidente è il dott. Antonio Guerricchio, si stanno completando i conti per quanto riguarda il numero definitivo delle donazioni dei cittadini. Hanno partecipato 52 farmacie (19 nel Materano, 33 nel Potentino) attive in 32 comuni (10 quelle in provincia di Matera, 11 considerando separati i centri di Pisticci e Marconia). I farmaci raccolti sul nostro territorio sono stati circa 1700. I volontari che hanno preso parte alla Giornata clou del 13 febbraio, sono stati in prevalenza delle Caritas parrocchiali ai quali si sono aggiunti quelli del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom di Matera. Sono 14, infine, sull’intera provincia, gli Enti assistenziali che beneficeranno della raccolta.
«La Caritas diocesana insieme a tante parrocchie, come quella di San Rocco – conclude Bitetti –, si fanno carico di sostenere anche dal punto di vista sanitario e farmaceutico i cittadini stranieri che hanno bisogno. È una realtà significativa che non va affatto trascurata, sono numeri importanti. Tra le persone che più soffrono in questa emergenza sanitaria legata alla pandemia, ci sono quelli privi totalmente di assistenza. Cioè gli extracomunitari, che non sono tutti giovani, ma anche tra questi ultimi ci sono molti malati e pure affetti da gravi patologie».
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