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Frena il Lecce: contro la Lazio una prova opaca e senza spunti in attacco

Frena il Lecce: contro la Lazio una prova opaca e senza spunti in attacco

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Frena il Lecce: contro la Lazio una prova opaca e senza spunti in attacco

L'analisi del match all'Olimpico: gli uomini di Di Francesco non sono stati abili nello sviluppare il loro tradizionale gioco, mettendo in mostra una prestazione che lascia più di qualche perplessità

Martedì 25 Novembre 2025, 13:50

Un brusco stop quello del Lecce nella trasferta dell’Olimpico contro la Lazio. La squadra giallorossa non è riuscita a dare continuità ai risultati ma soprattutto alle prestazioni messe in mostra prima della sosta del campionato. Al rientro dopo lo stop per gli impegni delle nazionali, i salentini si sono resi protagonisti di una prova opaca e sono usciti sconfitti con il risultato di 2-0, senza mai dare veramente la sensazione di essere pienamente in partita. Gli uomini di Eusebio Di Francesco, infatti, non sono stati abili nello sviluppare il loro tradizionale gioco e hanno messo in mostra una prestazione che lascia più di qualche perplessità.

Di certo, nell’analisi della partita bisogna anche prendere in considerazione il peso specifico degli episodi. Su tutti, ha fatto discutere la rete annullata a Sottil nelle prime battute di gara. Un gol che avrebbe inevitabilmente alterato gli equilibri della partita e che avrebbe potuto scrivere, probabilmente, un finale diverso. Una decisione che ha fatto discutere, perché Sottil allarga il braccio all’altezza del petto di Isaksen per tenere la posizione, ma l’attaccante biancoceleste cade a terra portandosi le mani al volto. La decisione dell’arbitro Arena di annullare il gol, assieme al mancato intervento del Var, ha fatto discutere i protagonisti della sfida e gli addetti ai lavori, perché è stata certamente decisiva nell’economia del match. Ma al netto di tutto ciò, va detto anche che il Lecce non è poi riuscito a reagire al momento, finendo per creare poco e concedere tanto. Sugli scudi, ancora una volta, il portiere Falcone. Come riportato dalla pagina «Lecce Amarcord» di Davide De Santis, che raccoglie sui social le statistiche storiche della società giallorossa, per l’estremo difensore giallorosso è stata una gara molto speciale. Falcone, infatti, oltre a risultare uno dei migliori in campo con un paio di prodigiosi interventi, ha tagliato il traguardo delle 126 presenze in giallorosso in serie A, salendo così sul podio dei più presenti di sempre nella massima serie con il Lecce, alle spalle di Piangerelli (127) e Giacomazzi (196). Il portiere romano avrebbe voluto certamente celebrare il traguardo con un risultato diverso, ma così non è stato. La sensazione è che il Lecce sia incappato globalmente in una serata no, anche dal punto di vista di alcune individualità che hanno reso meno rispetto ai loro standard di questo inizio stagione. Chissà che le lunghe trasferte con le nazionali in giro per l’Europa, e talvolta per il mondo, non abbiano avuto un ruolo in questo rendimento altalenante proprio al rientro dalla sosta.

Di certo, va evidenziata ancora una volta una tendenziale difficoltà del Lecce a rendersi pericoloso negli ultimi metri. Contro la Lazio, per la sesta volta nelle prime 12 giornate di campionato. La squadra allenata da Di Francesco non è riuscita ad andare in gol, denotando una eccessiva sterilità offensiva. Pochi spunti da parte dei due centravanti che si sono alternati nel corso della partita, Camarda prima e Stulic poi. Entrambi non sono riusciti a ritagliarsi situazioni interessanti in area di rigore e anche lontano dalla porta hanno fatto fatica a legare il gioco coi compagni. Sulle fasce, inoltre, è mancato il cambio di marcia. Ci ha provato Sottil, ma a intermittenza, poi è stata la volta di Banda, meno efficace del solito subentrando dalla panchina. Non ci sono stati i soliti spunti di N’Dri, mentre Pierotti, che pure ha avuto una buona chance all’interno dell’area, non è riuscito a lasciare il segno.

Morente, tuttofare dell’attacco, ha lasciato poche tracce di sé, sia agendo largo a destra, sia da seconda punta. Bisognerà rimettere a punto gli ingranaggi nel reparto avanzato, ritrovando lo smalto nella fase offensiva per tornare a fare punti, a partire dalla sfida di domenica prossima al «Via del Mare» contro il Torino. I granata sono l’avversario contro cui il Lecce, nello scorso campionato, è riuscito a conquistare l’unico successo casalingo di quest’anno solare. Il prossimo incontro rappresenta così l’occasione per la squadra di Di Francesco di sfatare il tabù che la vede ferma ancora a zero vittorie in casa in questa serie A.

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