Il «Riuniti» di Foggia non procederà all’acquisto della partecipazione del 13% nella Sanitaservice Asl Foggia, fino a quando l’operazione non sarà validata da Corte dei conti e Antitrust, ma soprattutto prima di aver avuto il via libera dalla Regione. Per l’internalizzazione dei servizi del policlinico foggiano, dunque, la decisione è rimessa nelle mani del neo-presidente Antonio Decaro, nonostate l’accelerazione data dalla delibera che il commissario uscente dell’azienda sanitaria, Giuseppe Pasqualone, ha firmato alle 21,15 di venerdì scorso scatenando diverse polemiche.
L’operazione mira a far transitare circa 350 unità di personale degli appalti di servizi nella società in-house già costituita dalla Asl Foggia, e contemporaneamente ad avviare l’assegnazione (sempre senza gara) del trasporto interno e dell’ausiliariato. Ma è stata la «fretta» nel firmare la delibera, arrivata la stessa sera in cui la giunta regionale ha deciso la proroga dei commissari delle aziende sanitarie (e quindi a due giorni dalle elezioni) a creare qualche perplessità.
«Ci lavoro da un anno e mi sembrava giusto concludere l’iter», ha spiegato ieri Pasqualone ribadendo una necessità: gli appalti oggetto di internalizzazione scadono a fine anno, ed è necessario decidere se procedere con nuove gare o affidare proroghe tecniche in attesa di portare a conclusione l’iter. D’altro lato, però, l’ipotetica creazione della nuova Sanitaservice (l’ingresso nel capitale di una società già esistente è concettualmente equivalente) richiederà molti mesi, oltre che - appunto - aver bisogno del via libera della Regione. Fonti del dipartimento Salute, letta la descrizione dell’operazione sulla «Gazzetta», ieri hanno manifestato stupore.
E del resto in mattinata il «Riuniti» ha sentito il dovere di diramare una nota in cui afferma che «la delibera oggetto dell’articolo non dispone alcun acquisto immediato di quote societarie, né comporta la conclusione di atti a rilevanza economico-patrimoniale», trattandosi di «un atto meramente programmatorio, adottato dopo lungo e articolato iter istruttorio, finalizzato a delineare un possibile percorso di internalizzazione di alcuni servizi strumentali, al ricorrere dei presupposti normativi e tecnico-amministrativi». In quella delibera, insomma, non ci sono impegni di spesa ma soltanto una cornice normativa, e che comunque l’avvio è «subordinato alla verifica e al completamento di tutte le condizioni abilitanti previste dalla normativa vigente». In questo senso, secondo l’azienda sanitaria di Foggia, la delibera è «pienamente conforme» al quadro regolatorio «e alle procedure previste dalle linee guida regionali»: queste ultime impongono alle Asl di ottenere l’autorizzazione preventiva della giunta regionale su ogni tipo di operazione straordinaria che riguarda gli affidamenti dei servizi. Ma ieri sera dal Dipartimento salute hanno fatto sapere che scriveranno a Policlinico Riuniti e Asl Foggia per chiedere informazioni sull’operazione, di cui gli uffici hanno appreso dalla stampa.
















