Mercoledì 17 Settembre 2025 | 17:42

A Lecce la movida è in sicurezza; «promossi» gli steward

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

A Lecce la movida è in sicurezza; «promossi» gli steward

Esperienza positiva per l’assessore e i consiglieri di maggioranza. I dubbi di Della Giorgia: «Così viene meno il compito dello Stato»

Mercoledì 17 Settembre 2025, 14:33

LECCE - «I quattro steward che controllano le zone del centro storico stanno facendo un ottimo lavoro: siamo sempre in contatto con loro e ci informano in tempo reale su tutto quello che accade, attraverso una chat su whatsapp». L’assessore alla Sicurezza urbana e polizia locale, Giancarlo Capoccia, ieri mattina, durante la Commissione Traffico, in cui è stato chiamato per fare un bilancio sulla situazione della movida, si è detto soddisfatto del lavoro svolto nelle ore notturne dagli incaricati del servizio di sicurezza. «Gli steward agiscono in gruppi di due e gli eventuali problemi vengono segnalati al numero unico, il 112, che smista la chiamata a chi di competenza - ha affermato il componente della giunta Poli - Il report completo di tutta l’attività arriverà il 30 settembre, ma posso dire che per ora tutto sta procedendo egregiamente». L’iniziativa, che esiste anche in altre città, è stata sostenuta dalla Prefettura, che ha messo intorno a un tavolo Comune e portatori d’interesse per nuove strategie di controllo del territorio con l’aiuto dei commercianti. Infatti gli steward sono pagati da 26 gestori di attività notturne e dalla Confcommercio.

Questa tipologia di protocollo lascia però perplesso il capogruppo di Lecce Città Pubblica, Sergio Della Giorgia, che si chiede che tipo di preparazione abbiano gli incaricati per svolgere un compito, che generalmente viene affidato agli organi di polizia, e la loro reale incidenza visto che sono pagati dai locali e dalla rappresentanza di categoria e quindi non possono agire come un pubblico ufficiale super partes. «Non mi piacciono molto queste soluzioni, come le ronde, anche perché quando interveniamo con una forza di sicurezza in subappalto viene meno il compito dello Stato di garantire direttamente la pubblica sicurezza - ha puntualizzato - Il problema è che abbiamo una fondamentale carenza di personale di polizia: Lecce ha perso 40 unità e pensiamo di garantire la sicurezza con queste forze alternative, che in realtà non danno alcuna garanzia».

Paolo Cairo ha paragonato l’attività degli steward nel centro storico a quella degli operatori della sicurezza negli stadi. Secondo il consigliere civico di centrosinistra, Antonio De Matteis, queste figure sono utili. Il consigliere di minoranza Marco De Matteis, invece, ha riflettuto sul fatto che di recente è avvenuta un’aggressione grave nelle ore pomeridiane e che il problema non è la movida notturna: «Il centrodestra ha agitato l’allarme sicurezza per fare la campagna elettorale, ma in realtà non è un singolo episodio, che può succedere e sempre succederà, a fare la differenza. Da 20 anni ho esperienza del centro storico e la polizia è intervenuta sempre puntualmente. Lecce è una città tranquilla. Non siamo nel far west». «Gli operatori sono debitamente formati», ha puntualizzato Capoccia, secondo il quale ci sono stati problemi molto seri, tanto da esigere il presidio della polizia e l’aiuto dei gestori dei locali.

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