«Grandi manovre» nell’area portuale per accogliere le navi della «Freedom Flotilla Italia» che il 24 settembre salperanno alla volta di Gaza.
Sono attese nella Città dei Martiti a partire dal 20 di questo mese le imbarcazioni che aderiscono alla mobilitazione internazionale a sostegno del popolo palestinese. Una missione con molteplici scopi: chiedere la fine dell’assedio della città di Gaza e delle stragi compiute dall’esercito israeliano, la fine dell’occupazione, ritenuta illegale, da parte dello stato di Israele, e sostenere il diritto alla libertà e all’autodeterminazione del popolo palestinese.
Le barche che si uniranno alla missione caricheranno a bordo medicinali essenziali e forniture mediche, beni di prima necessità e strumenti di supporto alla popolazione civile. Una spedizione umanitaria dagli esiti quanto mai incerti, visto il clima internazionale che sta diventando sempre più incandescente, con il governo israeliano che ha esplicitamente condannato queste missioni, dicendosi pronto a considerare gli attivisti come terroristi da arrestare. I volontari però non demordono e, se le condizioni del mare lo consentiranno, intendono raggiungere la riviera della Striscia.
Nel Salento il coordinamento che sta promuovendo l’iniziativa è “Salento per la Palestina”, rete di realtà e associazioni impegnate sia nella raccolta di materiali e cibo che in quella di fondi necessari a sostenere la missione (attraverso un crowfunding sul web, sono già stati raccolti circa 10mila euro).
Una riunione organizzativa si è svolta lo scorso 4 settembre a Lecce, nel Parco dei missionari Comboniani. E diversi sono stati gli incontri in vari comuni, come quello di martedì a Miggiano, davanti al teatro comunale, alla presenza di Shokri Alhroub, rappresentante dell’Unione democratica arabo-palestinese e responsabile della logistica di Freedom Flotilla Italia.
Il 20 settembre le imbarcazioni cominceranno ad affluire nel porto di Otranto, da cui la flotta dovrebbe salpare quattro giorni dopo. L’iniziativa si aggiunge a quella della Global Sumud Flotilla, che ha preso il largo da diversi porti del Mediterraneo (ieri da Siracusa), con lo stesso obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza. «Freedom Flotilla Italia, che da quasi 20 anni sfida il blocco degli aiuti imposto da Israele a Gaza - sottolineano dal coordinamento salentino - ha scelto ancora una volta la nostra terra, che da sempre è stata crocevia di popoli e luogo di fratellanza».