Sta suscitando forte indignazione il caso di un cane utilizzato per l’accattonaggio nel centro di Lecce, costretto ogni giorno a restare immobile per ore sotto il sole, spesso travestito con abiti e accessori, come una maglietta del Lecce Calcio. A denunciare la vicenda, che ha già fatto il giro dei social, è l’attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi, che su Facebook ha pubblicato un post durissimo corredato da una foto del cane, immortalato in via Trinchese, nel cuore del capoluogo salentino.
«È sottomesso ogni giorno da un noto sfruttatore per raccogliere denaro, sotto il sole cocente. Una scena che si ripete da troppo tempo. Basta!» scrive Rizzi, parlando di «indifferenza totale» da parte delle istituzioni. La sua denuncia ha raccolto migliaia di commenti e reazioni, uniti dall’hashtag #DallaParteDegliAnimali.
L’attivista ha lanciato un appello diretto alla sindaca Adriana Poli Bortone, criticando il silenzio dell’amministrazione: «Se fosse stato un bambino vestito da clown, sarebbero intervenuti subito. Per un cane, invece, niente». E avverte: «Se non si interviene subito, sono pronto a scendere in strada con cento persone, nel pieno centro e nel cuore dell’estate, per mostrare a tutti – turisti compresi – come Lecce ignora la tutela degli animali».
Alla polemica si è aggiunta la voce del consigliere comunale Luca Russo, che ha partecipato a una diretta social con Rizzi. Russo ha difeso l’operato del Comune, ma si è detto pronto a collaborare per chiudere una vicenda che, da mesi, non passa inosservata né ai residenti né ai visitatori. Intanto, i cittadini continuano a segnalare l’uomo che accompagna il cane in centro, chiedendo un intervento concreto e immediato da parte delle autorità.