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Commemorazione Acca Larentia, a Lecce l'Anpi annuncia un presidio: «Alziamo la voce contro ogni neofascismo»

 
Redazione online

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Commemorazione Acca Larentia, a Lecce l'Anpi annuncia un presidio: «Alziamo la voce contro ogni neofascismo»

Domani, 7 gennaio, anche nel capoluogo salentino la manifestazione: negli anni precedenti i sodali dei movimenti di estrema destra hanno utilizzato saluti romani e hanno fatto sfoggio di plateali richiami nostalgici al fascismo

Lunedì 06 Gennaio 2025, 17:29

LECCE - L’Anpi di Lecce informa che domani, 7 gennaio, nel capoluogo salentino si terrà una «commemorazione della strage di Acca Larentia» durante la quale «i sodali dei movimenti di estrema destra, negli anni precedenti, hanno utilizzato saluti romani» e hanno fatto «sfoggio di plateali richiami nostalgici al fascismo». Per questo, evidenzia in una nota firmata da numerose associazioni, anche studentesche, «daremo vita ad un presidio che si terrà, a partire dalle 17.30 in via Marconi a Lecce, nei pressi della Fontana dell’Armonia, con l’obiettivo di manifestare la nostra contrapposizione ad un crescente clima di razzismo e intolleranza nel nostro Paese, e ad alzare la voce per richiedere lo scioglimento di tutte le organizzazioni di matrice neofascista».

«Chiediamo alle cittadinanza attiva e non - prosegue la nota - di unirsi a noi per vivere e animare questo presidio che sarà pacifico e colorato, nel quale esprimeremo le nostre idee e ribadiremo il nostro impegno antifascista che ci porta oggi ad essere Partigiani nella lotta per costruire una società equa ed aperta, multietnica, antipatriarcale e rispettosa di tutte le diversità, sostenendo un orizzonte di Pace contro ogni conflitto bellico».

«Nell’anno in cui ricade l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo e in vista dell’approssimarsi della Giornata della Memoria, nel ricordo della Liberazione dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau e di tutte le vittime dell’Olocausto - conclude - riteniamo doveroso tenere alta l’attenzione ed impedire che nella nostra città si corra il rischio di assistere ad ostentazioni apologetiche a sostegno di un passato, sconfitto dalla storia, il cui apparato ideologico confligge con lo spirito materiale della nostra Costituzione che vieta qualsiasi riferimento al fascismo e alla sua propaganda»

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