PORTO CESAREO - Taglio del nastro a Porto Cesareo per la pista ciclopedonale sopraelevata in località “la Strea” che fa parte della ciclovia del Salento ionico.
Un percorso di raro impatto emozionale ecocompatibile, integrato al paesaggio circostante caratterizzato da macchia mediterranea e flora selvaggia.
Mare e terra si uniscono nel percorso che oggi diventa ufficialmente fruibile.
“Tagliamo il nastro di un lavoro di squadra sinergico e straordinario svolto da Area Marina e Comune di Porto Cesareo, progetto la cui pianificato e redazione è iniziata alcuni anni fa. Ancora ricordo con emozione la presa d’atto del progetto definitivo da parte della giunta nel 2021 – afferma soddisfatta ed emozionata la Tarantino - fino all’acquisizione dei permessi dei vari enti, gli espropri bonari dei terreni interessati e l’inizio dei lavori nel 2023”. Poi in conclusione è la stessa sindaca a gioire per il raggiungimento di un risultato che fa traguardare alla comunità diversi obiettivi, ambientali, sportivi, sociali e strutturali. “La pista ciclopedonale con percorso ecologico, è un successo plurale, di comunità, un altro tributo all’amore per l’ambiente che ci circonda, al rispetto dei luoghi e ad una visione sempre più green della nostra Porto Cesareo – conclude -. È straordinario vedere quante persone già nei giorni precedenti l’inaugurazione, abbiamo voluto visitare questa straordinaria opera, segno evidente di successo condiviso”.
L’ambiente è protagonista, come spiega Paolo D’Ambrosio direttore dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo: “Ennesimo progetto, ennesima opera realizzata, nuovo successo nel rispetto e salvaguardia di territorio ed ambiente. Il progetto iniziale è stato finanziato dal ministero dell’ambiente nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, finanziamento è bene evidenziarlo, intercettato dall’Area Marina Protetta Porto Cesareo, in collaborazione proprio con l’amministrazione comunale e realizzato grazie alla condivisione di tanti proprietari terrieri che hanno ceduto gratuitamente pezzi di terre di loro proprietà, con lo spirito unico della valorizzazione della costa. Un iter lungo, difficile ed importante che oggi qualifica di fatto, un territorio delicato e che merita massimo rispetto dopo anni ed anni di scempi ed abusi edilizi ed ambientali”.