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Salento, false assunzioni per 900 immigrati. 1500 euro a pratica per un giro di 1 milione e 300mila euro: tre arresti

 
Redazione online

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Salento, false assunzioni per 900 immigrati. Tre arresti per un giro di 1milione e 300mila euro: 1500 euro a pratica

Uno degli arrestati, imprenditore, avrebbe richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale di circa 20mila euro.

Martedì 26 Marzo 2024, 10:45

13:13

LECCE - I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre soggetti residenti nella provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

L'inchiesta, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all’acquisizione, anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni e l’analisi dei flussi finanziari e bancari, di elementi probatori a carico degli indagati, i quali, a decorrere dall’anno 2020, avrebbero compiuto attività dirette a favorire l’immigrazione clandestina per la permanenza nel territorio dello Stato di oltre 900 soggetti extracomunitari, eludendo le disposizioni normative imposte dal “Decreto Flussi”, attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni.

Secondo le indagini dei finanzieri e dei carabinieri salentini, gli imprenditori avrebbero avanzato richieste di € 1.500 per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, i quali una volta ottenuta la citata somma, procedevano all’inoltro al ministero dell’Interno del c.d. “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti.
L’illecita attività avrebbe permesso al sodalizio criminoso di ottenere indebiti profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro.

In sede d’indagine è stato inoltre accertato che uno degli arrestati, sebbene formalmente interessato dall’esercizio
di un’attività imprenditoriale, avrebbe fraudolentemente richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale ammontante a circa 20mila euro.

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