LECCE - Il cantiere di via Alvino è pronto a riaprire. E così il calendario dei lavori, in dirittura di definizione. Dopo lo stop forzato, si muovono i primi passi per il ritorno del contestato cantiere di via Alvino, in piazza Sant’Oronzo, interessato da lavori di rifacimento del basolato. Nella mattinata di ieri il sopralluogo, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici, Marco Nuzzaci, e degli operai della ditta incaricata come seconda aggiudicataria. Poi la promessa: cronoprogramma da fissare entro la prossima settimana e ripartenza delle operazioni. Stavolta, si spera, con meno intoppi di quelli che hanno caratterizzato il lento incedere dello scorso anno. Su cui, a più riprese, hanno puntato il dito gli esercenti della zona, costretti a convivere a lungo con l’ingombrante presenza del cantiere.
Le operazioni di rifacimento del basolato si sono rese necessarie a causa delle condizioni di particolare dissesto della pavimentazione. Un prodotto dei fenomeni metereologici violenti degli ultimi anni. Congiuntamente alla normale usura del tempo, da cui è scaturito il rischio di innescare fenomeni di dissesto localizzato. Da qui il cantiere. Con operazioni a singhiozzo. Frutto sia dell’assenza di operai specializzati, sia di intoppi di percorso, come le problematiche delle tubature dell’acquedotto che hanno determinato lo stop fino alla loro sostituzione. Proprio la mancanza di basolatori è poi alla base del ritiro dell’impresa vincitrice dell’appalto, prima della ripresa dei lavori, inizialmente fissata dopo l’estate.
Ora, dopo il sopralluogo di ieri, la promessa è di depositare entro la prossima settimana il nuovo cronoprogramma. Con partenza dei lavori, almeno da auspici, entro fine mese. La seconda parte degli interventi - dopo le operazioni che negli scorsi mesi hanno interessato la zona adiacente all’anfiteatro, all’incrocio con via Verdi - dovrebbe riguardare l’area antistante il bar Alvino e, in seguito, quella prospiciente agli esercizi commerciali, per la rimozione del marciapiede, come riferisce l’assessore Nuzzaci.
«Abbiamo affidato il cantiere alla seconda aggiudicataria perché la prima non è stata in grado di iniziare i lavori. Abbiamo effettuato un sopralluogo tecnico che è andato bene, entro la prossima settimana - promette - avremo il cronoprogramma dei lavori».
I lavori sono finanziati dal Ministero dell’interno: un milione di euro destinati al problema del mancato deflusso delle acque meteoriche. Le operazioni, oltre al cantiere di via Alvino, interessano anche via della Sinagoga, via Verdi e via Mocenigo.