Sabato 06 Settembre 2025 | 15:06

Lecce, «Guardia medica, le sedi non sono a norma»

 
Maddalena Mongiò

Reporter:

Maddalena Mongiò

Lecce,  «Guardia medica, le sedi non sono a norma»

La denuncia del presidente Donato De Giorgi: «Sistemi di sicurezza insufficienti o non adeguati»

Giovedì 14 Settembre 2023, 15:20

LECCE - «L’ottanta per cento delle sedi di guardia medica non è a norma». Mette il punto Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, alle lagnanze dei medici in servizio nella continuità assistenziale per i quali ogni sede ha una storia a sé. Le pulizie lasciano a desiderare, i locali non sempre sono adeguati al servizio, al pari degli arredi. Ci sono sedi con i locali della guardia medica in condivisione con altri servizi o gli arredi che hanno conosciuto tempi migliori, ma anche l’astrusità di impedire l’allocazione di un forno a microonde per riscaldare cibi quando si fa un lungo turno. Un biglietto da visita che dà un messaggio di trascuratezza poco incoraggiante per chi necessita di assistenza e cura classificando il servizio come fosse di serie B quando, invece, è chiamato con i medici di famiglia a fare filtro sul territorio evitando di intasare i pronto soccorso ospedalieri.

«I problemi ci sono e li ho esplicitati in più occasioni – precisa De Giorgi – e anche i sistemi di sicurezza sono insufficienti o non adeguati. C’è di mezzo la vita e la dignità dei professionisti. Noi abbiamo chiesto e proposto soluzioni aspettiamo risposte». Sul fronte delle pulizie si inalbera Francesco Perrone, segretario regionale e territoriale della Fsi-Usae, che in merito alla questione ha sollevato un problema di cui ha preso atto anche l’amministratore unico di SanitaService Lecce, Francesco Saverio Massaro. Per “pareggiare” i conti servirebbero almeno 200 ausiliari fra le posizioni vacanti e quelle scoperte per malattia o che a breve si renderanno disponibili a seguito di pensionamenti.

«La carenza degli ausiliari pulitori della SanitaService è ormai abbastanza clamorosa – premette
Perrone –, siamo in attesa che il Dipartimento regionale della Salute dia la possibilità di procedere alle assunzioni di circa cento unità subito e poi di altrettanti per coprire chi sta per andare in pensione. Della carenza di personale addetto alle pulizie soffre in particolare il Vito Fazzi che è il presidio ospedaliero più grande della nostra provincia, ma soffrono tutti gli ospedali e i servizi sanitari territoriali. Problemi che si acuiscono in estate quando alle note carenze si aggiungono le ferie. Sulla carta SanitaService può contare su novecento ausiliari, di fatto in servizio ce ne sono settecento. L’amministratore unico della società ha già inserito nel business plan l’assunzione di cento ausiliari che sarebbe una boccata d’ossigeno, sia pur non sufficiente. È certo che il problema delle pulizie esiste e in ambito sanitario non è tollerabile».

La questione è stata oggetto di denuncia anche da parte di Floriano Polimeno, segretario provinciale della Fp Cgil, che ha inviato all’assessore alla Sanità Rocco Palese, al direttore del Dipartimento della Salute Vito Montanaro, al direttore generale di Asl Lecce Stefano Rossi, all’amministratore unico di SanitaService Francesco Saverio Massaro, al prefetto di Lecce Luca Rotondi una ricostruzione del disservizio. La situazione, secondo Polimeno, si è aggravata «sino a portare al collasso alcune strutture: il presidio ospedaliero Vito Fazzi per primo, da quando l’assessorato regionale alle Politiche della salute ha bloccato le assunzioni in tutte le Sanità Service di Puglia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)