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Lecce: il Castello di Carlo V affidato alla Direzione Musei Puglia

 
Redazione online

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Il castello di Carlo V, Lecce

Partirà il 6 maggio l'opera di valorizzazione della più grande opera fortificata della regione. Il sindaco Salvemini: «Era la soluzione che per primi abbiamo auspicato»

Martedì 25 Aprile 2023, 15:20

26 Aprile 2023, 17:37

LECCE - Il Castello di Carlo V è stato assegnato dal Ministero della Cultura alla Direzione Musei Puglia. La notizia è stata ufficializza oggi dal sindaco Carlo Salvemini a margine delle celebrazioni per il 25 Aprile.

«Il Castello di Lecce - ha detto il primo cittadino - sarà dal prossimo 6 maggio affidato alla Direzione Regionale Musei guidata da Luca Mercuri, che lavorerà per la valorizzazione della più grande opera fortificata di Puglia in collaborazione con la Soprintendenza e con il Comune».

La Direzione Musei è l’organo ministeriale che si occupa della gestione e della valorizzazione dei beni culturali statali. «In città - ha aggiunto Salvemini - ha di recente avuto assegnati anche l’Anfiteatro di piazza Sant’Oronzo e il Teatro romano. Questo polo a gestione statale formato dai tre monumenti sarà un arricchimento per l’offerta culturale e archeologica della città, che dialogherà con l’Anfiteatro di Rudiae, gestito dalla Soprintendenza e dal Comune insieme, con i musei archeologici cittadini, il Must e il Castromediano, e con le tante realtà del territorio pronte ad essere coinvolte. Era la soluzione che per primi abbiamo auspicato, quando abbiamo deciso di restituire al Demanio la parte ormai residuale che gestivamo del Castello, con la maggior parte degli spazi negli ultimi anni tornati già nella disponibilità del Ministero attraverso la Soprintendenza, convinti come siamo che l’interesse del bene sia quello di avere una gestione unica e chiara, ponendo fine anche al paradosso del doppio biglietto che i turisti si sono trovati a pagare per accedere a ambienti diversi dello stesso Castello».

Si apre così, ha concluso il sindaco, «un tempo nuovo per la città che può godere di una geografia ben definita dei suoi beni monumentali che coinvolge le istituzioni di ogni livello: il Comune, la Provincia e la Regione attraverso il Polo bibliomuseale, lo Stato attraverso la Direzione Musei e la Soprintendenza. Tocca a tutti noi ora lavorare insieme per garantire al nostro patrimonio di poter essere goduto nel modo migliore».

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