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Castrì, falegname ucciso: in 4 davanti alla Corte d'Assise di Lecce

 
Angelo Centonze

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Angelo Centonze

Castrì di Lecce: 75enne trovato morto in casa legato a una sedia e incappucciato

Il giudice ha fissato l'inizio del processo per il 6 giugno

Sabato 22 Aprile 2023, 08:00

LECCE - Saranno giudicati dinanzi alla Corte d'Assise i quattro presunti responsabili dell’omicidio del falegname di Castrì.

Nella mattinata di ieri, è stata respinta la richiesta della difesa di rito abbreviato (permette lo sconto di pena un terzo) per tre di loro. Il gip Silvia Saracino, al termine dell'udienza camerale, alla presenza delle parti, ha confermato l'ipotesi accusatoria di omicidio a scopo di rapina e rigettato l'istanza per: Patrizia Piccinni, 49 anni, di Alessano (difesa dall’avvocato David Alemanno); Antonio Esposito, 39enne, di Corsano (assistito dall’avvocato Luca Puce) ed Emanuele Forte, 30 anni di Corsano (difeso dall’avvocato Marco Costantino). I legali chiedevano, infatti, l'esclusione dell'aggravante "di aver commesso il delitto di omicidio allo scopo di eseguire quello di rapina".

Il giudice ha fissato l'inizio del processo per il 6 giugno, dinanzi ai giudici della Corte d'Assise di Lecce, presso l'aula bunker di Borgo San Nicola. E le posizioni dei quattro imputati saranno presumibilmente riunite, poiché Angela Martella, 58 anni di Salve, assistita dall’avvocato Silvio Verri, non aveva presentato richiesta di riti alternativi e per lei era stata già fissata l'udienza in quella stessa data.

Va detto che la Corte d’Assise di Lecce (presidente Pietro Baffa, a latere Maria Francesca Mariano e giudici popolari), nel corso della prima udienza del febbraio scorso, dopo l’istanza della difesa di tre imputati, aveva disposto la restituzione degli atti al gip, che aveva rigettato la richiesta di abbreviato. Difatti, in base ad una nuova norma della legge Cartabia, il giudice avrebbe dovuto convocare la camera di consiglio.
Intanto, i famigliari della vittima si sono già costituiti parte civile con l'avvocato Cristiano Solinas.

In precedenza, il gip Laura Liguori aveva emesso un decreto di giudizio immediato, come richiesto dal pm Maria Consolata Moschettini, nei confronti di Martella, Piccinni, Esposito e Forte. I primi tre furono arrestati e condotti in carcere nell’ottobre scorso, a seguito di ordinanza di custodia cautelare. Alcuni giorni dopo l’interrogatorio di garanzia, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce eseguirono l’arresto di Forte.
L’inchiesta ha fatto luce sul grave fatto di sangue avvenuto a Castrì, l’11 giugno 2022, quando il pensionato Donato Montinaro, falegname 75enne del posto, è stato trovato senza vita. In base all'ipotesi accusatoria, i quattro dopo essersi introdotti nell’abitazione, avrebbero imbavagliato, incappucciato e strangolato la vittima, che moriva per asfissia da soffocamento.

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