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Il dg della Asl di Lecce firma la nomina della moglie, che però rinuncia all'incarico

 
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Il dg della Asl di Lecce firma la nomina la moglie. Il sindacato: «Conflitto d'interessi»

La presunta «parentopoli» all'attenzione dell'Anac e del presidente della Regione. Rossi smentisce: «Nessun nuovo incarico»

Mercoledì 08 Febbraio 2023, 14:48

09 Febbraio 2023, 15:39

LECCE -  Dopo il presunto caso di «parentopoli» a Lecce, che ha coinvolto il direttore generale Stefano Rossi, il quale avrebbe individuato la moglie, Rossana Indiveri, come responsabile dell'Ufficio gare territoriali. Ma la donna ha rinunciato a ricoprire la nuova funzione, e lo annuncia l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese.

I FATTI

Il dg, scrivendo allo stesso responsabile provinciale della Cisal, all'Enac e a Emiliano aveva spiegato che «alla dottoressa Indiveri non sono stati assegnati incarichi nuovi» e che «alla data del mio insediamento era ed è tutt'ora l'unica dirigente amministrativa in servizio presso i dieci distretti socio sanitari della Asl di Lecce.

La Indiveri è dirigente amministrativo della Asl di Lecce sin dal 2015 con il ruolo di capo del Coordinamento dei servizi amministrativi distrettuali, e dunque da prima della nomina e dell'insediamento del nuovo dg, avvenuta a dicembre scorso dopo un periodo di commissariamento della Asl e confermata appena due giorni fa.

L'arrivo di Rossi determinò la prima segnalazione all’Anac, sempre da parte di Cisal Sanità, che oggi, dopo la disposizione di servizio siglata dal direttore amministrativo dell’Asl, Yanko Tedeschi e da Stefano Rossi, è tornato nuovamente alla carica e inviato copia del documento all'Anac.

Ma il dg è categorico: «La disposizione in questione, di natura squisitamente organizzativa, non integra in alcun modo un incarico aggiuntivo, bensì esplicita in maniera organica funzioni di compe-
tenza della Uosd già diretta dalla dottoressa lndiveri. Essa  -dice testualmente - è finalizzata a razionalizzare le attività amministrative di competenza dei Distretti Socio Sanitari, mediante la raccolta dei fabbisogni aggregati e l'espletamento a livello centralizzato delle gare sotto-soglia già svolte singolarmente dai singoli Distretti Socio Sanitari, così da ottenere il duplice vantaggio di concentrare le poche risorse umane ed ottenere economie di prezzo e di procedimento».

Ma quel che tiene a sottolineare è che «analoga e speculare soluzione organizzativa era stata adottata dalla Asl di Lecce istituendo alcuni mesi prima» e dunque che «le attività sopra descritte già rientravano indiscutibilmente nelle competenze della Uosd "Coordinamento servizi amministrativi distrettuali", diretta dalla  lndiveri (da tempo ben antecedente l'insediamento del sottoscritto), e pertanto la disposizione assume carattere dichiarativo e non costitutivo di tali funzioni».

La conclusione per Rossi è solo una: «Da quanto esposto, emerge l'assoluta legittimità della disposizione, erroneamente ritenuta anche solo potenzialmente fonte di conflitto di interessi».

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