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A Lecce si rientra a scuola con il rischio delle «classi pollaio»

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Aule vuote

Secondo Maria Rosaria Valentino (Snals) «le aule non sono idonee per un elevato numero di studenti»

Venerdì 02 Settembre 2022, 12:59

LECCE - «Si torna a scuola con l’emergenza delle “classi pollaio” e la delusione sui fondi Pnrr».
Sono alcune delle critiche mosse dalla segreteria provinciale dello Snals, che a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico 2022-2023 elenca quali sono le emergenze che il mondo della scuola dovrà affrontare nel territorio salentino.

«Le aule - spiega la segretaria provinciale Snals, Maria Rosaria Valentino – non sono idonee a contenere un enorme numero di studenti. Le criticità maggiori si riscontreranno di fronte all’aspetto sanitario legato all’emergenza Covid ancora in atto - aggiunge - per cui non si riuscirà a garantire la sicurezza da contagio anche per l’eliminazione del cosiddetto “personale Covid”, che in fase di pandemia ha comunque consentito la continuazione dei servizi. Il discorso delle supplenze Covid a Roma non è stato nemmeno affrontato e non c’è stato alcuno stanziamento in merito».

La presenza di classi molto numerose, secondo il sindacato della scuola, sarebbe legato a un calcolo errato presso il Ministero, che non terrebbe conto delle specificità territoriali. «Ogni volta che lamentiamo questo problema - spiega Valentino - ci viene risposto che i calcoli della media nazionale sono esatti, mentre noi insistiamo sul fatto che a livello territoriale la situazione è ben diversa. Il problema è legato soprattutto alla scuola dell’obbligo perché - osserva - per le scuole superiori se si parte con un dato maggiore alla fine questo scende per via di abbandoni e trasferimenti. Purtroppo a livello ministeriale non si vuole approfondire nel dettaglio, si fa solo una media nazionale che non tiene minimamente conto dell’ubicazione sul territorio delle scuole decentrate e sulle necessità di trasferimento dei ragazzi».

Altro capitolo i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che per lo Snals andavano spesi in maniera diversa. «Esprimiamo l’ennesima delusione per come sono stati spesi i fondi circa la formazione dei docenti - lamenta ancora Valentino - si tratta di uno spreco ai danni della scuola. Una piccola nota positiva la dobbiamo rilevare solo in merito alle dirigenze scolastiche, per le quali il dato di reggenza sul territorio della provincia di Lecce è sceso per fortuna solo a tre istituti, grazie al rientro di molti dirigenti da fuori regione in seguito a mobilità».

L’avvio dell’anno scolastico sarà comunque monitorato e dopo la partenza sarà tracciato un primo bilancio. Ieri pomeriggio l’Ufficio scolastico regionale ha pubblicato il primo bollettino con le supplenze assegnate grazie a un algoritmo, anche a spezzoni, e si aspetta di vederne gli effetti reali.
«Per la preparazione e l’inserimento dei dati nell’algoritmo sono stati rispettati i tempi del Ministero che ha imposto ritmi serrati - analizza la segretaria Snals - senza nessuna pausa sulla tabella di marcia. L’obiettivo è quello di assegnare tutti i posti disponibili. Ora attendiamo questa prima fase di convocazioni e nei prossimi giorni saremo in grado di tracciare un primo bilancio».

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