LECCE - Finisce in manette un agente di polizia penitenziaria in aspettativa, accusato di avere ripetutamente picchiato la oramai ex compagna con calci e pugni, anche alla presenza della figlia minore di quest’ultima. Non solo, poiché in alcune circostanze, a causa delle lesioni subite, la donna finiva in ospedale. Un 47enne dell’hinterland di Lecce, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico, a firma del gip Angelo Zizzari. L’indagato risponde delle ipotesi di reato di maltrattamenti e lesioni.
Nelle scorse ore, si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’agente, assistito dall’avvocato Roberto De Mitri Aymone. L’indagato ha negato gli addebiti e fornito la proroga versione dei fatti. Intanto, il suo legale ha chiesto la sostituzione della misura dei domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria o dell’obbligo di dimora. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della presunta vittima, presentata a fine giugno. La donna affermava di essere stata, in più occasioni, strattonata e scaraventata per terra, per essere poi colpita con calci al torace e in testa. Ed in una occasione, a causa delle percosse subìte, perdeva conoscenza. E nel mese di maggio, in particolare, l’uomo le avrebbe strappato con violenza l’orecchino, lacerandole il lobo.
Dalle indagini sarebbe poi emerso come il compagno geloso pretendesse di monitorare in tempo reale gli spostamenti della convivente, imponendole la condivisione della posizione gps. Arrivando anche a picchiarla per aver dato troppa confidenza ai colleghi. Inoltre, l’uomo vietava alla compagna di usare i social network e di uscire da sola con altre persone e spesso in preda all’ira distruggeva gli oggetti che trovava di fronte a sé. Non solo, poiché in una circostanza, a seguito di una violenta lite, l’avrebbe anche minacciata di morte, dicendole che le avrebbe dato fuoco nel sonno. Saranno le successive indagini a confermare le eventuali responsabilità dell’agente di polizia penitenziaria.