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Lecce, Medicina, via l’intoppo «Approvato nuovo ddl». Emiliano: «È utile per tutta Italia». Sì del Consiglio

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

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Leo: «Il corso di laurea prenderà il via col nuovo anno accademico»

Martedì 25 Maggio 2021, 13:03

17:46

Lecce - Il disegno di legge per l’attivazione della facoltà di Medicina a Lecce era decadetuto ieri mattina ma la giunta lo ha riapprovato identico poche ore dopo, nella serata di ieri. Stesse somme da destinare al futuro corso di laurea dell’ateneo salentino: 80 milioni di euro in 20 anni. Tutto nasce nella mattinata di ieri, quando non si è tenuta la prevista l’audizione in prima commissione dell’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese (assente), per chiarimenti relativi alla variazione di bilancio disposta dalla Giunta regionale, sull’istituzione del corso di laurea in Medicina all’università del Salento.

Così, dopo due rinvii consecutivi, è arrivato il terzo. L’ennesimo. Al quale si è posto rimedio nel pomeriggio. La decadenza del disegno di legge si era verificata per decorrenza dei tempi previsti (novanta giorni), entro i quali il Consiglio regionale avrebbe dovuto ratificare il provvedimento. Nessuna volontà di fermare il progetto, aveva subito tranquillizzato il consigliere regionale di maggioranza Fabiano Amati: «Riconvoco la seduta per venerdì 4 giugno – aveva detto subito Amati, presidente della Commissione – e prevedo che la giunta regionale per quel giorno avrà già provveduto a riadottare il disegno di legge sulla variazione di bilancio. Saremo pronti a discutere un nuovo disegno di legge con il medesimo contenuto.

L'APPROVAZIONE - E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese la variazione al bilancio propedeutica all’istituzione della facoltà di Medicina a Lecce. La dotazione finanziaria prevista è di 626.000 euro per il 2021, di 1.090.000 euro nel 2022 e di 2.413.000 euro nel 2023, con un impegno per i prossimi vent'anni a stanziare complessivamente 83 milioni. L’intervento normativo, sottoscritto dalla presidente Loredana Capone, dai capigruppo, e da diversi consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, adesso dà il via libera alle procedure amministrative per conseguire i requisiti minimi ministeriali per l’accreditamento del corso.

LE PAROLE DI EMILIANO -  «La Facoltà di Medicina di Lecce è il risultato del popolo italiano, del popolo pugliese. Faremo questa cosa con il contributo dell’uno e dell’altro, senza, ovviamente, che nessuno possa - nemmeno io; meno che mai io - rivendicare alcuna privativa su questo risultato, che era peraltro un diritto dell’accademia leccese». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante i lavori in Consiglio regionale dove si sta discutendo la variazione di bilancio per l’attivazione della facoltà di Medicina a Lecce.
«Questa vicenda - ha aggiunto - riguarda in generale le facoltà di Medicina pugliesi. Queste non sono battaglie di campanile. Noi siamo partiti dal presupposto che in Puglia ci fossero pochi posti universitari di Medicina e che questo provocasse in generale un gap nelle nostre capacità di contendere quei pochi laureati in Medicina che ci sono con le altre regioni». «Di qui - ha proseguito - un piano in cui sia l'Università di Foggia che quella di Lecce che quella di Bari hanno cominciato ad espandere le loro sedi universitarie in Medicina, con delle caratteristiche, peraltro, distinte e diverse». «Pensiamo - ha continuato - di aver fatto una cosa utile per l’Italia, innanzitutto, che è il nostro riferimento numero uno, poi sicuramente anche per la Puglia in generale». E ha aggiunto: «Posso anche capire che un’iniziativa locale territoriale possa disturbare la sensibilità di questo o quel territorio. Immaginate che una Facoltà di Medicina sposta interessi di ogni tipo, grossissimi. Non è un’iniziativa di piccolo respiro». «È un’iniziativa di grande respiro che apre strade - ha concluso - apre economie, apre carriere, apre una serie di elementi di fondamentale importanza».

4mln per primi tre anni Medicina Lecce - La dotazione finanziaria prevista per l'istituzione della facoltà di Medicina a Lecce «è di 626.000 euro per il 2021, di 1.090.000 euro nel 2022 e di 2.413.000 euro nel 2023». Lo ha spiegato il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, durante i lavori in Consiglio regionale dove si sta discutendo la variazione di bilancio per avviare la facoltà.
«Come è noto - ha aggiunto Piemontese - i bilanci sono triennali: è evidente che questa Assemblea legislativa, nel momento in cui approva questo deliberato della Giunta regionale, da un punto di vista della programmazione mantiene un impegno fino al 2040, così come è ovvio che il legislatore nel 2028 potrà decidere di interromperlo qualora quel corso di studi dovesse avere altre coperture finanziarie. Credo che questo sia un risultato importante per la Puglia, perché si arricchisce di una nuova facoltà con una spesa che, è chiaro, grava sul bilancio autonomo della Regione Puglia e quindi su questo c'è un impegno imponente della Regione a sostegno dell’Università di Lecce e del Salento. Su questo non vi è dubbio». «È un intervento dal punto di vista economico e finanziario importante. Si aggiunge - ha concluso Piemontese - ad un altro investimento che la Regione Puglia ha fatto sulle scuole di specializzazione di Medicina e Chirurgia presso i Policlinici di Bari e di Foggia, consentendo all’Ateneo foggiano e all’Ateneo barese di poter avere a disposizione i docenti necessari per poter mantenere quelle scuole di specializzazione. Questo conferma l’attenzione della Regione Puglia, del governo Emiliano, nei confronti delle Università, nei confronti degli Atenei, in maniera particolare nei confronti dei corsi di studio in Medicina e Chirurgia».

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