LECCE - Liste d’attesa infinite? La Federconsumatori scrive una lettera al presidente della Regione Michele Emiliano e al commissario della Asl, Rodolfo Rollo.
A rivolgersi ai vertici della Regione e della Asl è Antonio Moscaggiuri, presidente di Federconsumatori Lecce, che parla, senza mezzi termini, di «vessazioni ai danni dei cittadini pugliesi».
«La classe politica di questa Regione, tanto di maggioranza quanto di opposizione, brilla – taglia corto Moscaggiuri – per l’insensibilità con cui affronta un problema così grave, che ha ricadute pesantissime sulla salute pubblica e lede il diritto alla salute dei cittadini, incentivando, attraverso un perverso meccanismo più o meno consapevole, la sanità privata e l’intramoenia».
La Federconsumatori si dice stanca di «giustificazioni artificiose che sembrano scuse» e invita Emiliano e Rollo a fornire risposte concrete.
«Se il problema è la carenza di personale medico, infermieristico e di tecnici specializzati, vi chiediamo – aggiunge Moscaggiuri – di mettere mano alle graduatorie ancora pendenti, che non si sa per quale motivo non scorrono ancora. Anche quelle per i contratti a tempo determinato. Questo indebolimento strutturale della sanità pubblica, in corso da un ventennio ormai, è avvilente. Centinaia di operatori sanitari giovani e meno giovani sono in attesa da anni: non abbandonateli, non date loro la spinta definitiva ad abbandonare il Sud per andare a qualificare la sanità delle regioni del Nord».
Moscaggiuri riferisce di una persona operata al colon che necessitava di una colonscopia.
«Rivoltasi al Cup – racconta Moscaggiuri – scopre che il primo giorno utile per una colonscopia è maggio 2021. Spero di sbagliare, ma la probabilità è molto alta: di questo cittadino, che non può permettersi una visita intramoenia e tantomeno di rivolgersi al privato, fra poco, piuttosto che la sanità pubblica, potrebbe occuparsi qualche altra istituzione di tipo funerario».
Da qui l’appello lanciato da Federconsumatori.
«Lancio un appello a tutte le associazioni che si occupano di diritti dei cittadini ad organizzare – dice Moscaggiuri – una giornata di protesta con presidio della Asl e della Regione: è il tempo di dire basta e di dare un senso alle tante tasse che ciascuno di noi paga. Nel frattempo sarebbe interessante capire se tutti coloro che in politica e nella sanità si occupano di liste d’attesa si sottopongano all’estenuante iter di noi comuni mortali, con tanto di lista d’attesa di mesi se non anni. E se lo fanno, rispettano tutti l’ordine di prenotazione? Gli amici degli amici utilizzano in modo pertinente le disposizioni di legge sull’urgenza?
Interrogativi che tutti i cittadini si pongono ogni volta che ricevono certe risposte dal sistema sanitario regionale».
Non si tratta di una chiusura pregiudiziale. Tutt’altro. Ma se la situazione non dovesse sbloccarsi la linea da adottare sarà quella dura. «Federconsumatori – conclude Moscaggiuri – è fin da subito disponibile ad un sereno confronto su questa materia ed è pronta a mettere in campo qualsiasi iniziativa di lotta, anche e soprattutto per le vie legali, per difendere i diritti dei cittadini».