LECCE - Attenzione al Salento e misure adeguate per la più grande emergenza fitosanitaria a memoria d’uomo. E poi la convocazione a Lecce del tavolo tecnico regionale su xylella. Sono le richieste che il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, ha messo nero su bianco in due distinte lettere indirizzate al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Missive che il capo di Palazzo dei Celestini aveva preannunciato nell’assemblea dei sindaci di lunedì sull’emergenza xylella.
«La provincia di Lecce, insieme a quelle di Brindisi e Taranto - scrive Minerva - rischia di vedere cancellato, nell’immediato futuro, il patrimonio secolare inestimabile rappresentato dalla pianta assurta a simbolo identitario dell’intera regione Puglia e pilastro della nostra economia».
Minerva menziona il decreto Centinaio «che, seppur orientato a rappresentare un apprezzabile segnale di attenzione rispetto alla problematica, risulta, a parere degli addetti ai lavori, insufficiente a fronteggiare questa emergenza sotto molteplici profili». Argomenta: «I sindaci, nella loro qualità di primi interlocutori del territorio, sempre più preoccupati della tensione sociale legata alla crisi produttiva, si sono dichiarati pronti ad assumere anche iniziative eclatanti, come le dimissioni di massa dalla carica, pur di richiamare la necessaria attenzione del Governo nell’affrontare e risolvere più efficacemente la grave epidemia in atto».
«Questa provincia, da sempre orientata all’operosità ed allo sviluppo - conclude - merita una riflessione approfondita ed interventi finanziari adeguati, per la predisposizione di piani di sviluppo territoriale che possano affrontare l’emergenza e porre le basi per una ristrutturazione e rilancio del comparto».
Chiede dunque al premier «un incontro urgente, al fine di rappresentarle compiutamente il mandato ricevuto dall’assemblea dei sindaci».
Nella lettera ad Emiliano, Minerva sottolinea invece la tensione sociale ormai alle stelle. Nel corso del dibattito di lunedì, scrive, «è emerso un forte disappunto dei sindaci e la perentoria protesta delle associazioni di categoria, su come sia stata affrontata nel corso del tempo l’infezione fitosanitaria. Molti primi cittadini hanno avanzato la proposta di dimissioni in massa, al fine di far comprendere alle massime istituzioni, Governo e Regione, la grave epidemia del disseccamento degli uliveti in atto, che sta depauperando economicamente le aziende e provocando una grave crisi occupazionale».
Il presidente di Palazzo dei Celestini ribadisce come la situazione «stia generando sempre più una forte tensione sociale, di cui non è dato conoscere gli esiti. Dall’assemblea dei sindaci ho ricevuto mandato, tra l’altro, di chiederle la urgente convocazione del Tavolo tecnico sulla Xylella, già istituito presso la Regione, da tenersi assolutamente a Lecce in sua presenza e dell’assessore regionale con delega all’Agricoltura».
«È necessario - aggiunge - ridare centralità al territorio salentino, che risulta il più colpito dalla ormai conclamata calamità. Ai fini della massima condivisione e per il buon esito dei lavori, in quella sede è opportuno estendere l’invito a partecipare oltre che al sottoscritto, anche ad una delegazione di sindaci della provincia di Lecce ed ai rappresentati delle associazione di categoria». E conclude: «La finalità dell’incontro dovrà necessariamente essere l’individuazione della soluzioni fitosanitarie, le procedure per “sburocratizzare” le pratiche di espianto e reimpianto delle piante d’ulivo e la quantificazione delle risorse economiche da destinare ai soggetti che hanno subito e continuano a subire danni, causati dall’avanzata del batterio xylella fastidiosa».