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Gallipoli, nigeriano sventa rapina in supermercato: titolare lo assume

Gallipoli, nigeriano sventa rapina in supermercato: titolare lo assume

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Gallipoli, nigeriano sventa rapina in supermercato: titolare lo assume

L'uomo, Richard, 30 anni, ha messo ko un gallipolino che si era introdotto nel Sisa in via Alfieri fino all'arrivo della polizia

Domenica 17 Febbraio 2019, 09:44

Esce correndo dal supermercato in cui ha appena compiuto la rapina ma incontra sul suo cammino Richard, un trentenne nigeriano che lo insegue, lo atterra e lo fa arrestare.
«Merita un riconoscimento» dice subito il sindaco Stefano Minerva. E il primo è già arrivato: avrà un lavoro nel supermercato Sisa dei fratelli Gaetani, in via Alfieri.


La rapina è andata in scena secondo il solito copione: uomo incappucciato per ostacolare il riconoscimento, pistola in mano, richiesta di denaro a Fabiana, la cassiera, e via con circa 500 euro in contanti. È successo poco dopo le 14.15 di ieri, mentre nell’esercizio commerciale vi erano 3, forse 4 dipendenti al lavoro ed altrettanti clienti. Nessuno ha reagito, dall’esterno, però, ha visto tutto Richard, giovane con regolare permesso di soggiorno che i clienti conoscono perché si offre di aiutarli in cambio di qualche spicciolo. Quando il rapinatore è uscito - un gallipolino che ora è in stato di fermo - lo ha bloccato, picchiato e disarmato fino all’arrivo della polizia, allertata da segnalazioni al 113. Nel frattempo era giunta anche l’autoambulanza del 118, chiamata per gli esiti della colluttazione scaturita per strappare la pistola dalle mani del rapinatore, che solo dopo si è appreso fosse giocattolo.


Dopo avere scortato l’uomo al pronto soccorso, la polizia lo ha condotto in commissariato per gli accertamenti di rito coordinati dal dirigente, il vice questore Marta De Bellis.
Ieri, la notizia si è diffusa sul web insieme con il giudizio che Richard merita un premio. Dello stesso avviso è anche il sindaco Stefano Minerva. «Questa società - commenta, con trasparente riferimento ai luoghi comuni da sfatare sugli stranieri - si sarebbe forse aspettata una storia diversa. È invece un episodio positivo e il giovane nigeriano merita un riconoscimento che come amministrazione comunale sicuramente gli daremo. Questo episodio rende evidente che quando si è un bravo ragazzo, la nazionalità non c’entra nulla».
Richard vive a Nardò insieme ad altri connazionali. La sua è una vita all’insegna della precarietà. Non parla ancora bene l’italiano. In commissariato ha raccontato quanto accaduto con l’ausilio di un interprete. Da lunedì la sua vita cambierà, proprio - ne riferiamo a parte - grazie al lavoro che gli è stato offerto.

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