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L'auto si ribaltò per colpa di un cane, la colpa è della Asl

 
Alberto Nutricati

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Alberto Nutricati

asl lecce

La differenza tra animale randagio e vagante salva il Comune di Casarano (Le)

Martedì 05 Febbraio 2019, 10:27

Asl condannata al risarcimento danni per un incidente causato da cane vagante. L’azienda sanitaria dovrà corrispondere oltre 10mila euro, comprensivi di spese processuali, ad una signora di Casarano che il 7 marzo del 2013, sulla via che conduce a Ruffano, poco fuori dal centro abitato di Casarano, per scansare un cane vagante, andò a schiantarsi sul muro di cinta di un’abitazione privata, dopo essesrsi ribaltata ripetutamente con la sua Lancia Y.
Simili episodi, purtroppo, non sono rari. Ciò che è meritevole di nota, invece, è il fatto che il giudice onorario del Tribunale di Lecce, Alida Accogli, accogliendo le tesi difensive che definivano il cane non come randagio, ma come vagante, abbia condannato l’Asl. In caso di cane randagio, sono generalmente chiamati a rispondere di eventuali danni arrecati dall’animale tanto la Asl quanto il Comune entro il cui territorio si verifica il sinistro. Nello specifico, il Comune è chiamato in causa qualora non si doti di un canile; mentre la responsabilità passa in capo all’Asl se quest’ultima, pur in presenza di canili e di segnalazioni di cani randagi, non interviene.


Nel caso in questione, il Comune aveva adempiuto i suoi obblighi e stipulato una convenzione per il servizio di custodia e mantenimento dei cani randagi. «Nel caso di specie - spiega Vito Melgiovanni, avvocato difensore della vittima dell’incidente - è emerso che non si tratta di cani randagi, ma vaganti. Pertanto è di particolare interesse quello che si evince dalla sentenza e cioè che l’onere di cattura deve essere a carico dell’Asl, che deve porre in essere tutti i rimedi necessari per la salvaguardia di questi animali, i quali possono essere un pericolo per se stessi e per gli altri».
A differenza dei cani randagi, i cani vaganti sono animali che, pur avendo un proprietario, risultino temporaneamente incustoditi e liberi di muoversi. «La cosa importante e fondamentale - aggiunge il legale - è che si tratta di una delle poche volte, se non la prima, in cui il tribunale si pronuncia estromettendo completamente il Comune, il quale al momento del sinistro aveva ottemperato a quanto richiesto dalla legge per prevenire il randagismo. Diversamente la Asl non ha posto in essere ciò che la legge prescrive riguardo la prevenzione del fenomeno degli animali vaganti. Va anche detto, per amore di verità, che il fenomeno è talmente ampio che è difficile per la Asl tenere sotto controllo l’intero territorio. Un plauso al tribunale di Lecce che ha tratto immediatamente spunto da quanto rappresentato dalla mia assistita».

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