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Dal Papa nuovo "no" alla manipolazione delle cellule umane

Dal Papa nuovo "no" alla manipolazione delle cellule umane

 

Giovedì 11 Ottobre 2007, 13:18

02 Febbraio 2016, 19:40

Papa Benedetto XVI CITTÀ DEL VATICANO - Un appello contro le procedure scientifiche che portino a distruggere embrioni umani o a sperimentare forme di clonazione è stato pronunciato oggi da Benedetto XVI durante l'udienza al nuovo ambasciatore coreano presso la Santa Sede, Ji-Young Francesco Kim, rappresentante diplomatico della Corea del Sud, ricevuto per la presentazione delle lettere credenziali. Il Papa ha ripetuto il suo consenso e incoraggiamento alla ricerca che utilizza le cellule staminali adulte.
«Prego affinchè l'intrinseca sensibilità morale del popolo coreano - ha detto il Papa -, come evidenziato dal suo rifiuto della clonazione umana e delle relative procedure, si accorderà con la comunità internazionale in merito alle profonde implicazioni etiche e sociali della ricerca scientifica e dei suoi usi».
Il Pontefice ha ricordato che la nazione coreana «ha raggiunto notevoli successi nella ricerca e nello sviluppo scientifico. Preminenti tra questi - ha aggiunto - sono i progressi nella biotecnologia, con il potenziale di trattare e curare malattie come pure di migliorare la qualità della vita nella sua terra e all'estero».
Secondo il Papa, «le scoperte in questo campo invitano l'uomo a una più profonda consapevolezza delle pesanti responsabilità riguardanti le loro applicazioni. Le speranze dell'uso per la società della scienza biomedica devono costantemente essere misurate rispetto a fermi e robusti principi etici». E «il principale tra questi» è «la dignità della vita umana», perchè «in nessuna circostanza un essere umano può essere manipolato o trattato come un semplice strumento di sperimentazione».
«La distruzione degli embrioni umani - ha ribadito papa Ratzinger -, sia per acquisire cellule staminali che per ogni altra finalità, contraddice l'asserito intento dei ricercatori, dei legislatori e dei funzionari della salute pubblica di promuovere il benessere umano».
«La Chiesa - ha concluso - non esita ad approvare e incoraggiare la ricerca sulle cellule staminali adulte, non solo a causa dei favorevoli risultati ottenuti attraverso questi metodi alternativi, ma ancora più perchè essi si armonizzano con l'intento di rispettare la vita dell'essere umano in ogni stadio della sua esistenza».
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