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Ingegnere da 15 anni ma la laurea non l'ha mai presa

 
Ingegnere da 15 anni ma la laurea non l'ha mai presa

Domenica 16 Gennaio 2005, 19:37

02 Febbraio 2016, 19:10

ORVIETO (TERNI) - Per una quindicina d'anni ha lavorato come ingegnere a Orvieto, la sua città, in diversi altri centri italiani e all'estero, mettendosi al servizio di privati, ditte ed enti pubblici, ma Iginio Orsini Federici la laurea in realtà non l'ha mai presa.
Ora la sua vicenda è al vaglio del procuratore di Orvieto Calogero Ferrotti che dopo la segnalazione giunta dalla locale amministrazione comunale ha aperto un'indagine a carico del sedicente professionista, ipotizzando i reati di esercizio abusivo della professione, truffa e falso. «Ha commesso una sciocchezza» afferma oggi il suo difensore, l'avvocato Giovanni Guariglia il quale spiega comunque di non voler sminuire le responsabilità di Orsini Federici.
Qualche anno fa invece era stata la magistratura di Terni a doversi occupare della donna che aveva lavorato per qualche mese presso la cardiologia dell'ospedale pur non avendo la laurea. Anche in quel caso essendo molto ben voluta dai pazienti.
Intanto il Comune di Orvieto ha avviato una serie di verifiche tecniche sui lavori ai quali si era interessato quello che veniva considerato da tutti uno stimatissimo ingegnere. Tra questi anche quelli relativi a una chiesa e alcuni interventi per il risanamento della Rupe. Controlli che finora non hanno portato alla luce problemi di alcun tipo. Le maggiori preoccupazioni sembrano però legate alle centinaia di concessioni per l'edilizia privata curate dal presunto falso ingegnere (riguardo ai documenti legati alla normativa antisismica). Comune e magistratura stanno valutando i provvedimenti da adottare perchè non siano i cittadini a subire le conseguenze di questa situazione.
Ma tra gli interventi seguiti figura anche quello per la ristrutturazione del Torrino di Foligno, uno dei simboli della distruzione portata in Umbria dal terremoto del settembre 1997. «Cadiamo dalle nuvole - dice il sindaco di Foligno Manlio Marini - e noi comunque per il Torrino abbiamo avuto rapporti solo con la ditta che ha svolto i lavori e con la quale avrebbe collaborato anche Orsini Federici». Anche in questo caso, comunque, l'intervento non ha mai presentato problemi.
Nel suo curriculum professionale figurerebbero anche molti altri lavori in Italia, per diversi importanti enti pubblici, e all'estero, a Parigi su alcuni palazzi storici sulle rive della Senna. Perchè «Orsini Federici Ing. Igino», come appare sugli elenchi telefonici consultabili su Internet con tanto di indirizzo e numeri di telefono al quale non risponde nessuno, è stato sempre molto stimato e ricercato ad Orvieto. Appartenente a una delle famiglie più note della zona, era impegnato anche in diverse attività extraprofessionali.
Alla base di tutta la vicenda ci sarebbe comunque una debolezza caratteriale, una sorta di blocco psicologico che ha colpito Orsini Federici nel periodo universitario. «Orsini Federici - ha detto il suo difensore, l'avvocato Giovanni Guariglia - cominciò regolarmente l'università dando qualche esame. Venne poi colpito da un blocco psicologico. Studiava ma non riusciva più a sostenere le prove». In questo contesto è quindi maturata la scelta di far credere di avere ottenuto la laurea e l'abilitazione professionale in realtà mai raggiunte. «Forse c'è stato il desiderio - ipotizza l'avvocato Guariglia - di apparire in una veste che non era la sua. Di essere apprezzato».
Una situazione che ha retto fino a qualche giorno quando l'ingegnere capo dell'amministrazione comunale di Orvieto si è insospettito, notando quella che sembrava una piccola anomalia su alcuni documenti. «Abbiamo quindi deciso di procedere a una verifica per mero scrupolo» spiega il sindaco Stefano Mocio. E' così emerso che Orsini Federici non risultava iscritto all'albo provinciale del suo Ordine professionale. «Anche in quel momento - dice ancora Mocio - abbiamo pensato solo a un refuso. Siamo comunque andati avanti chiedendo conferma del suo titolo di studio e dell'abilitazione professionale all'Università di Roma dove sosteneva di essersi laureato (a noi per legge doveva presentare solo un'autocertificazione), ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. Abbiamo quindi proceduto a informare la magistratura e gli altri organismi competenti».
Dagli accertamenti svolti dalla magistratura è quindi emerso che Orsini Federici avrebbe utilizzato un numero di iscrizione all'albo provinciale degli ingegneri vero, appartenente però a una persona che non aveva mai esercitato (e che sarebbe all'oscuro della vicenda). «Da noi Orsini Federici non è stato mai iscritto» conferma Alberto Franceschini, presidente dell'ordine degli ingegneri di Terni.
«Ora speriamo nel silenzio - conclude l'avvocato Guariglia - perchè Orsini Federici vuole rifarsi una vita».
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