Erano partiti intorno alle 10.45 dall'aeroporto Comani di Latina, erano diretti ai Pratoni del Vivaro, nei Castelli Romani, da dove poi avrebbero fatto ritorno. Un giro veloce perchè Franco Cianfriglia, che inizialmente non doveva salire in quell'aereo, doveva far presto per poi tornare a casa.
Quel Piper era per certi versi storico, perchè apparteneva all'aeroclub di Latina ma era usato da Giorgio Bertolaso, ex generale di 86 anni e padre del capo della protezione civile, Guido, che per due volte su quel velivolo ha compiuto il giro del mondo.
I contatti con la torre di controllo sono venuti meno circa venti minuti dopo, quando l'aereo era su Cisterna. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il velivolo era a bassa quota e stava svolgendo addirittura delle evoluzioni, forse Elio Ianiri - che era ai comandi - si era abbassato notevolmente per salutare dei familiari che si trovavano nella zona di San Valentino in località Quattro strade, una zona periferica di Cisterna, dove Ianiri aveva alcuni terreni. Su uno di questi c'erano dei familiari a raccogliere olive, su un altro attiguo si è schiantato l'aereo che ha prima toccato delle querce, quindi ha perso le ali, è impattato sul tetto di una casa in costruzione e poi è finito nello scheletro di un altro edificio.
I primi a dare l'allarme sono stati proprio i familiari di Ianiri ma per i due non c'era ormai più nulla da fare. I medici del 118 non hanno potuto far altro che accertare il decesso, mentre i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per estrarre i corpi dalle lamiere.
Le ipotesi al vaglio del magistrato di turno, Simonetta Gentile, e dei carabinieri sono due: un'avaria al Piper oppure un errore del pilota. Quest'ultima sembra quella più accreditata. Un'indagine sarà aperta anche dall'ente aviazione civile. I due morti erano considerati grandi esperti. Entrambi soci dell'aeroclub di Latina, avevano alle spalle migliaia di ore di volo. Elio Ianiri, che era ai comandi, era sposato e padre di quattro figli. Era imprenditore nel settore dell'impiantistica elettronica con commesse anche all'estero, vicino a dove è accaduto l'incidente avrebbe costruito le case per i figli. Volava dal '78 ed era anche paracadutista.
Franco Cianfriglia, invece, era geometra libero professionista dopo essere stato in passato sottufficiale dell'Aeronautica, sposato e padre di due figli, al sodalizio di Latina era iscritto dal '71. Entrambi avevano partecipato alle attività dell'aeroclub che tra l'altro ha organizzato a giugno un volo umanitario per Tirana dove sono stati portati medicinali, viveri e giocattoli, mentre tra le iniziative c'è stato anche il raid «Sulla scia di Italo Balbo».
Lutto all'aeroclub, dove i due erano noti e stimati. La scuola di «pilotaggio e paracadutismo» è aperta dal '52 e opera nei fine settimana. «Tutta l'attività si svolge secondo i massimi parametri di sicurezza - ha spiegato Riccardo De Nardis, addetto stampa dell'aeroclub - tanto che finora si era registrato un solo incidente, nel '73. Siamo sconvolti, comprendete il nostro stato d'animo».
















