LECCE - Oltre il danno anche la beffa per alcuni dei passeggeri usciti indenni dall’incidente avvenuto a bordo del pullman Flixbus, partito nella tarda serata di ieri da Lecce e finito in una scarpata dell’autostrada A16 Canosa-Napoli, dove ha perso la vita un uomo.
Gli utenti sono ripartiti con un bus sostituivo, riuscendo a raggiungere Roma nel primo pomeriggio ma alcuni di loro sono rimasti senza bagagli. A denunciarlo sono i salentini Gaetano Mennella, la sua fidanzata e il padre Biagio che dopo essere usciti dal mezzo, raggiungendo la strada a gattoni, per mettersi in salvo, sono riusciti a prendere con sé solo un piccolo bagaglio a mano. Il resto delle valigie sono rimaste sul pullman. La loro intenzione, infatti, era quella di soggiornare nella capitale per una settimana. Quando sono arrivati a Roma hanno telefonato al numero verde di Flixbus ma senza alcun esito. Secondo quanto riportano gli utenti pare che il mezzo non fosse di proprietà di Flixbus ma di un’altra società di trasporto, la salentina SEAT.
Hanno provato a chiamare anche il numero fisso dell’azienda leccese, ma anche quello squilla a vuoto.
La famiglia salentina si è sistemata in un albergo a Roma e ha deciso di allertare le forze dell'ordine di questo ulteriore disagio.

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