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D’Attis: «FI cresce con coerenza e idee»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

D’Attis: «FI cresce con coerenza e idee»

Azzurri primo partito a Brindisi, Altamura e Acquaviva

Mercoledì 17 Maggio 2023, 12:03

«Siamo il primo partito della coalizione a Brindisi, Acquaviva delle Fonti, Altamura e altre importanti realtà, superando di gran lunga i risultati conquistati nelle altre Regioni d’Italia: Forza Italia esce a testa alta e con orgoglio dall’appuntamento elettorale grazie alla tenacia, alla credibilità e alla competenza della nostra classe dirigente»: Mauro D’Attis, deputato e coordinatore regionale degli azzurri esulta per il risultato delle comunali in Puglia.

Onorevole, come spiega questo exploit dei forzisti?

«In questa terra rappresentiamo una forza di governo e di equilibrio. E la Puglia ha sempre mostrato una connessione sentimentale con il nostro leader, Silvio Berlusconi».

Cosa dicono i numeri?

«Rivelano un primato di Forza Italia determinato dalla coerenza della nostra proposta politica, e sono una conferma dopo i lusinghieri risultati ottenuti nelle elezioni politiche del settembre scorso».

Fi prima lista anche a Brindisi…

«Qui ha pagato la compattezza di un gruppo dirigente e dei candidati che avevano ottenuto un buon riscontro già nelle comunali del 2019, con il 7%. L’attuale 13% è il risultato di un impegno fatto di idee e militanza sul territorio».

Il candidato del centrodestra Pino Marchionna ha dieci punti più del rivale Roberto Fusco, dei 5S.

«Siamo contenti che la cittadinanza abbia apprezzato il profilo di un politico mite e preparato, già “sindaco dell’accoglienza”, quando invitò da primo cittadino negli anni novanta, i brindisini ad accogliere con spirito di solidarietà i ventimila profughi albanesi sbarcati da noi».

Ora c’è il ballottaggio tra quindici giorni.

«Il grillino Fusco rappresenta la continuità con l’amministrazione precedente».

Il sindaco uscente Rossi?

«È stato maltrattato malamente da chi era al suo fianco in giunta fino a un mese fa, scaricato per soli calcoli elettorali».

La vostra proposta?

«Con una sintonia tra governo cittadino e governo nazionale si possono dare risposte alla città sul piano dello sviluppo, dell’energia e della transizione, dopo una lunga stagione nella quale ha trionfato la cultura del “no a tutto”. In più l’alleanza larga del centrodestra con renziani, calendiani e Pri è un esperimento che finora ha mostrato la nostra capacità di aggregare intorno a proposte di modernizzazione».

Un modello Brindisi anche per il centrodestra pugliese?

«Qui ha tenuto tutta la coalizione. Abbiamo fatto una scelta a lungo meditata nell’individuazione del candidato, ma la condivisione ha superato i conflitti, compattando tutti. E chi è andato più avanti ha la soddisfazione di vedere il progetto comune proiettato verso il 50%, con un largo vantaggio sui rivali».

Tanti esponenti del governo sono venuti in città, da Lollobrigida a Sisto, passando per Sangiuliano e Pichetto Fratin…

«Non c’è stata nessuna passerella, i ministri hanno cosa l’esecutivo Meloni fa per questo territorio, per renderlo attrattivo e per dare alla città un respiro europeo». 

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