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Schlein non fa concessioni a Bonaccini: si definiscono i nuovi organigrammi parlamentari

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Schlein non fa concessioni a Bonaccini: si definiscono i nuovi organigrammi parlamentari

Per i capogruppo alla Camera e al Senato resta l’indicazione di Braga e Boccia

Lunedì 27 Marzo 2023, 10:16

Elly Schlein tira dritto con la sua idea di Pd, nuova nei contenuti e nei volti. Nessun passo indietro dopo l’invito alla «prudenza» lanciato sabato da Stefano Bonaccini, presidente del partito e riferimento della minoranza interna: la deputata di Lugano ha deciso di riproporre oggi, nell’assemblea dei gruppo parlamentari in programma nel pomeriggio, i due nomi indicati per guidare la compagine dem, alla Camera Chiara Braga e al Senato Francesco Boccia.

Questa indiscrezione che arriva dal Nazareno mostra come la Schlein in questa fase, dopo l’indicazione di Bonaccini per guidare l’assemblea nazionale dem, non farà altre concessioni: questa scelta nasce dalla consapevolezza che fino alle Europee saranno le proposte, le istanze e le iniziative parlamentari a cadenzare l’agenda politica, nella quale sui temi del lavoro, dei diritti e dell’opposizione al governo reazionario sarà indispensabile una discontinuità rispetto al passato.

Non si arriverà ad un muro contro muro con l’area bonacciniana, e quindi si esclude - spiegano ambienti parlamentari dem pugliesi - una conta nell’elezione dei capigruppo. Di sicuro la corrente Base Riformista, vicina a Bonaccini, cercherà di mettere dei paletti sulla linea politica, anche per evitare forzature che potrebbero portare a rinfocolare il malessere degli esponenti più centristi e liberali. Sul tavolo c’è ancora la possibilità di schierare un candidato alternativo alla Camera, ma non si può escludere che i dissidenti preferiscano dare un segnale non partecipando al voto, dando forma ad una astensione politica. Tutto si deciderà domani sera in una nuova riunione di corrente, ma il sentire maggioritario è volto evitare nuove polemiche dirompenti, al fine sfruttare il buon momento politico e mediatico generato dall’elezione nei gazebo della Schlein.

Ieri, infine, «il Mattino» di Napoli ha pubblicato un appello alla sinistra, firmato da 168 intellettuali, con il titolo «Una speranza e un'opportunità per la sinistra. Vogliamo dare una mano». Il documento è stato sottoscritto da scrittori, docenti, esponenti della società civile e sindacale di sinistra. L’obiettivo condiviso è dare un materiale sostegno al percorso della Schlein, rivolgendosi direttamente a quanti «sentono la necessità di una grande forza della sinistra democratica, progressista, femminista ed ecologista, ma che in questi anni l'hanno persa di vista nelle titubanze e nelle debolezze che hanno sfigurato il mondo del lavoro, i luoghi della formazione, gli stessi assetti istituzionali. Mostrando, tra le altre cose, un'ingiustificata indulgenza nei confronti del devastante progetto del regionalismo differenziato che rischia di lacerare per sempre il tessuto civile e sociale del Paese». «Il successo di Schlein - è scritto nella nota degli intellettuali - è stata una ventata d'aria nuova che ha restituito alla sinistra una speranza e un'opportunità che sembravano essere state cancellate dalle divisioni, dagli errori e dagli appannamenti ideali del campo progressista».

All’appello ha risposto così la Schlein: «Il nuovo corso del Pd si arricchisce ogni giorno di presenze e di testimonianze attive che danno forza a questa comunità. Voglio per questo ringraziare tutte e tutti gli intellettuali che hanno sottoscritto l’appello, perché è esattamente questo quello che desideravamo suscitare: la condivisione, insieme, di un impegno, di una passione, di una visione comune”. Solo così, insieme, ce la faremo - conclude la leader nazionale - a ricostruire fiducia con le persone e dar vita a una vera alternativa a questo governo, che si batta per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro di qualità e i diritti».

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